epidurale
In Gravidanza

Anestesia epidurale

Sono ormai finiti i tempi in cui una donna non poteva far altro che sopportare le pene del parto, senza alcun tipo di medicinale per alleviarne il dolore. Oggi, grazie a tecniche come l’epidurale, l’esperienza del parto può diventare più rilassata, controllata e addirittura confortevole. E, come tutte le cose, ha ovviamente i suoi simpatizzanti e contrari.

Naturalmente molte donne sperano comunque di riuscire a superare questa sfida senza dover ricorrere ai farmaci; è tuttavia molto comune (e perfettamente comprensibile) cambiare idea una volta iniziata la fase del travaglio e chiedere aiuto al personale medico. Non importa quanto tu sia preparata al parto: dare alla luce una piccola creatura è davvero difficile (di mio, durante il travaglio urlavo chiedendo dell’anestesista… 🙂 )

Prima però alcune nozioni fondamentali di anatomia: la colonna vertebrale (la struttura ossea che ci sostiene), ha al suo interno un canale vertebrale in cui è contenuto e protetto il midollo spinale da cui originano ed arrivano i nervi, tra i quali anche quelli responsabili del dolore del travaglio. All’esterno degli involucri protettivi del midollo, e quindi distante da esso, troviamo uno spazio, detto epidurale (o peridurale) in cui si iniettano i farmaci analgesici per realizzare un “blocco” degli stimoli dolorosi provenienti dall’area delle strutture coinvolte nel parto, prima che entrino nel midollo e diventino percepibili dalla donna.

Che cos’è l’Epidurale?

Si tratta di un’anestesia regionale che fornisce un continuo sollievo all’intero corpo al di sotto dal bacino (incluse le pareti vaginali) durante il travaglio e il parto. Con questo tipo di soluzione, la gestante è in uno stato di confortevolezza e tranquillità ma anche piena coscienza.

Come si fa l’Epidurale?

L’epidurale prevede la medicazione di un anestesista tramite un lungo e sottile tubicino, inserito nella zona lombare e poi direttamente nell’area adiacente alla membrana che copre il midollo spinale (chiamata spazio epidurale). Dovrai sederti o sdraiarti sul fianco mentre il medico effettua questa operazione.

La quantità di farmaco dipende dalle tue necessità: con il procedere del travaglio e l’inizio del parto, l’anestesista potrà aumentare o diminuire le dosi secondo i tuoi bisogni tramite catetere.

Come ci si sente? Fa male l’epidurale?

Il pensiero di un lungo e grosso ago nella tua spina dorsale può essere decisamente spaventoso. Al contrario di quello che la maggior parte delle donne pensano, questa operazione non è poi così terribile: la zona viene prima resa insensibile, pertanto sentirai solo una piccola puntura e un po’ di pressione. Ovviamente potresti avvertire fastidio per la sensazione del catetere nella schiena, ma non è doloroso o particolarmente insopportabile.

Una volta che l’operazione è terminata, potresti comunque sentire la pressione delle contrazioni ma il dolore dovrebbe diminuire notevolmente o sparire del tutto. Avvertire le contrazioni, anche se solo lievemente, ti aiuterà a spingere.

Mentre l’anestesista aggiusta il dosaggio del farmaco, potresti avvertire un formicolio alle gambe, sensazioni di debolezza, intorpidimento o pesantezza. Diversamente da altri tipi di farmaci di questo genere, l’epidurale non ha alcun effetto sulla tua coscienza: sarai completamente sveglia e attenta a tutto ciò che sta accadendo.

Quanto dura questa operazione?

Servono solo un paio di minuti per inserire un’epidurale. Dovresti cominciare a sentirne gli effetti dell’epidurale entro 10-20 minuti dall’operazione; i medici ti lasceranno il catetere fino alla fine del parto.

Quali sono i rischi dell’epidurale?

L’epidurale presenta qualche inconveniente. Potrebbe:

  • Rendere più difficile le spinte per alcune donne (anche se, in questo caso, l’anestesista può aggiustare il dosaggio per ovviare al problema)
  • Abbassare notevolmente la pressione sanguigna della madre
  • Causare emicranie
  • Causare temporanee difficoltà di urinazione, richiedendo l’uso di un catetere
  • Molto raramente causare emorragie

Anche se alcuni studi indicano che l’epidurale può aumentare il rischio di un parto cesareo o vaginale con utilizzo di pinze, altri mostrano che non esistono correlazioni certe. Non è ancora chiaro se il parto assistito o chirurgico è determinato dall’uso dell’epidurale o se il problema è semplicemente insito in queste donne.

Quali sono gli effetti dell’epidurale sul mio bambino?

Alcuni farmaci epidurali arrivano al bambino, ma la quantità è molto ridotta rispetto ad altri tipi di analgesici o all’anestesia generale. Gli effetti di un’epidurale sul bambino sono minimi, ma includono una possibile sofferenza (come un rallentamento del battito cardiaco) causato dalla diminuzione della pressione sanguigna nella madre.

Come mi sentirò dopo il parto avendo fatto l’epidurale?

Se hai subito un’epidurale, potresti avvertire dei brividi dopo la nascita del bimbo (abbastanza comune anche se hai avuto un parto naturale), ma anche intorpidimento alle gambe, pizzicore e formicolio con lo smaltimento del farmaco, e possono durare un po’. In questo caso potresti avere difficoltà a camminare e spostarti da sola per qualche ora dopo il parto. Se hai subito un parto cesareo, potresti avere bisogno più a lungo dell’epidurale per tenere sotto controllo il dolore.

Potresti avvertire indolenzimento alla schiena per diversi giorni, causato dall’inserimento dell’ago nella zona lombare; molto raramente si sono riscontrati casi di forti emicranie e difficoltà respiratorie dopo il parto.

Quali altri tipi di farmaci possono aiutarmi durante il parto?

L’epidurale non è l’unico farmaco che può aiutarti a superare il dolore e lo stress del parto. L’anestesia spinale (anch’essa inserita nella zona lombare tramite catetere) richiede una dose minore di farmaco e provvede a fornire un rapido sollievo alla gestante, tuttavia dura solo fino a due ore pertanto può essere utilizzata durante la fase del parto e non durante il travaglio.

Alcune donne utilizzano una combinazione di spinale-epidurale per ricevere un sollievo molto rapido con una durata più lunga.

Un’ulteriore opzione è l’anestesia del nervo, tramite iniezione, che concede una sensazione di sollievo in una specifica area del corpo (come la vagina o il perineo).

Gli analgesici sono farmaci contro il dolore che possono essere somministrati tramite flebo, così come gli ansiolitici per rilassare alcune donne; questi ultimi però non hanno alcun effetto sul dolore, inoltre possono avere effetti negativi rilevanti. E’ importante sapere che nel caso di somministrazione tramite flebo, il farmaco arriverà anche al bambino.

Informati dal tuo medico di fiducia relativamente alle varie opzioni disponibili, su come possono aiutarti o sugli effetti che possono avere sul tuo bambino. Se sei interessata all’epidurale, informa il tuo medico non appena hai preso la tua decisione e informati sulle tempistiche per poterla ricevere (non pensare di poterla chiedere all’ultimo momento il giorno del parto o il giorno prima).

Anche se molte donne desiderano intensamente un parto naturale completo, senza alcun tipo di farmaco contro il dolore, la decisione contraria non è assolutamente segno di debolezza. Il parto è una delle più difficili, dolorose e intense esperienze che il corpo può affrontare e cercare un po’ di sollievo non fa di te una cattiva madre. Conosci te stessa e il tuo corpo meglio di chiunque altro: solo tu puoi giudicare quanto dolore sei in grado di sostenere.

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