ninna nanna
Primi mesi

La Ninna nanna: Cantare per il bambino

[su_spacer]

[su_note note_color=”#f8fb2f” radius=”10″]Ninna nanna, ninna oh, questo bimbo a chi lo dò?

Lo darò alla nonnina, che gli canta una canzoncina.

Lo darò alla zietta, che lo porta in bicicletta
per prati verdi e per colline, dove cresce l’erba fine.

Lo darò all’angioletto, che lo tiene stretto stretto.

Lo darò a Gesù Bambino, che lo tiene a sè vicino.

Lo darò al suo papà, che tanti bacini gli darà.

Lo darò alla sua mamma, che gli canta la ninna nanna.

[/su_note]

[su_spacer]

Cantare ai bambini è una pratica molto comune a molte culture. Il canto e la ninna nanna sono qualcosa di più della musica, perchè permettono ai genitori di entrare in contatto con il figlio e di agire sul suo stato emotivo: il bambino, agitato e in lacrime, piano piano si calma.

Fin dalla nascita, il bambino sembra interessato alla voce della mamma, come se la riconoscesse. Il fatto che la voce materna sia una costante della vita in utero spiega anche perchè il canto di una ninna nanna sia così rassicurante. Il bambino ritrova le condizioni di vita che aveva in utero, la voce materna, che gli è così familiare.

Col canto, esattamente come fa cullandolo, una madre calma può tranquillizzare il figlio e farlo addormentare. Il bambino percepirà la sua calma e si calmerà.

Quindi cantare una ninna nanna può regolarizzare gli stati emotivi del bambino e comunicargli delle informazioni affettive. Ma il bambino non ascolta passivamente la canzone. La presenza del bambino influisce anche sul modo di cantare dei genitori e sul loro stato emotivo. Molte madri raccontano che il loro bambino sorride quando la sentono cantare e in questi istanti di totale armonia il bambino induce con il proprio sorriso la madre a continuare a cantare. La madre è così confortata nel fatto di agire bene e di essere una buona madre e, a sua volta, rende al bambino, attraverso il canto, l’amore che riceve da lui. Questo istante non è unico e si ripete ogni volta che canta.  E’ possibile però constatare il contrario. Un bambino che non voglia prestare attenzione al canto della madre, che sia arrabbiato con lei e non voglia calmarsi, influenzerà rapidamente il suo modo di cantare: in tal modo perderà la pazienza e smetterà di cantare. Una sorta di punizione per il bambino. Quando invece le due parti sono calme e i messaggi tra di loro chiari e armonici, i momenti della ninna nanna possono diventare un istante di grande tenerezza.

[su_spacer]