allattamento
Primi mesi

Posizioni ed attacco: come allattare

Allattare è la prosecuzione fisiologica del rapporto che si è creato tra te e tuo figlio durante la gravidanza.

È un momento ricco di emozioni, che crea un legame intenso, aiutando te e il tuo piccolo a conoscervi e a crescere.

Di seguito alcuni consigli e immagini che ti aiuteranno ad attaccare correttamente al seno il tuo bambino.

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Attacco al seno guidato dal bambino o posizione semi-reclinata

Questa posizione, adatta per la prima poppata ma anche in qualsiasi altro momento, è un modo naturale e semplice per il bambino di esprimere le sue competenze innate di raggiungere il seno e per la mamma di prendersi cura di lui e di essere sensibile e reattiva ai suoi bisogni. Può essere effettuata anche quando mamma e bambino sono vestiti.

La posizione semi-reclinata è di grande aiuto quando il bambino sta imparando a poppare, quando non riesce ad attaccarsi bene al seno, o quando alla mamma fanno male i capezzoli.


Mettiti in una posizione semi-reclinata (né completamente sdraiata, né completamente seduta) che ti faccia sentire comoda, con la schiena sostenuta e rilassata;

adagia su di te, nella zona che va dall’addome al torace, il bambino a pancia in giù, facendo attenzione che si appoggi sulla guancia, che abbia le vie aeree libere e che il collo, il pancino e le gambe siano in stretto contatto con il tuo corpo. In questa maniera è il tuo corpo a sostenere il bambino: le tue braccia sono libere di muoversi! Alcune mamme trovano utile sostenere la schiena e il sederino del piccino con la propria mano o con il proprio braccio.

Quando il bambino si trova in questa posizione, secondo i suoi tempi (potrebbe cominciare a cercare il seno quasi immediatamente, come anche aver bisogno di tempo), striscia, spinge, sobbalza e raggiunge il seno. Questi movimenti per andare alla scoperta del seno possono in cludere l’uso delle sue mani per trovare il capezzolo; è importante assecondarli. Se però hai i capezzoli doloranti fai in modo che il viso del bambino tocchi il seno: questo farà aumentare la ricerca del seno con la bocca piuttosto che con le mani. Dopo alcuni tentativi il bambino affonda il mento, apre la bocca e ottiene un attacco che funziona.

NOTA BENE: La posizione semi-reclinata non è l’unico modo per allattare.

Puoi allattare in molti modi, (anche stando in piedi!) l’importante è che tu ti senta comoda e rilassata e che tu ed il tuo bambino siate in una posizione che renda facile la poppata.

All’inizio potresti trovare più confortevole una certa posizione, come per esempio stare seduta sulla tua seggiola preferita, o sdraiata a letto. Mano a mano che tu ed il tuo bambino diventerete più esperti, sarai capace di nutri re tuo figlio ovunque, mentre cammini, mentre lo porti nella fascia, mentre stai mangiando seduta a tavola.

Comunque, qualsiasi posizione ti piaccia utilizzare, il bambino dovrebbe sempre ottenere un attacco profondo, cioè con una porzione abbondante di seno in bocca e deglutire senza difficoltà, perché questo permette al bambino di ottenere facilmente il latte, senza farti male.

Accorgimenti che ti possono aiutare:
Fai in modo che la tua schiena sia ben sostenuta.

Potresti aiutarti con dei cuscini o delle coperte piegate. Se hai avuto un’episiotomia o cesareo, cerca una posizione in cui tu non senta dolore.

Tieni il bambino rivolto verso di te, ben sostenuto, a contatto con il tuo corpo con la testa al livello del tuo seno e con il naso, o il labbro superiore, proprio di fronte
al capezzolo.

Assicurati che non debba girare la testa per prendere il seno.

Aspetta che spalanchi la bocca: per incoraggiarlo puoi fargli sfiorare il tuo capezzolo con le sue labbra. Subito dopo avvicinalo al seno così che il suo labbro inferiore tocchi il seno, il più lontano possibile dalla base del capezzolo. In questo modo il capezzolo, entrando in bocca, punterà verso il palato del bambino. L’attacco del bambino al seno non è simmetrico rispetto al capezzolo: la porzione di seno che ha in bocca dalla parte del mento è maggiore rispetto a quella dalla parte del naso.

Fonte: Allattare al seno – Ministero della salute