Primi traguardi

Fasi dello sviluppo: separazione e indipendenza

bambino indipendente
Quand’è il momento in cui tuo figlio capisce dove finisci tu e dove comincia lui? Alla nascita pensa di essere parte di te e non ha il senso di sé come individuo (i neonati non si rendono nemmeno conto che le manine e i piedini che vedono appartengono a loro). Ma con il tempo, sviluppando varie abilità fisiche, mentali ed emotive e diventando più sicuro di sé, comincerà a capire di essere una persona (con il suo corpo, i suoi pensieri e i suoi sentimenti) e vorrà fare sempre di più a modo suo.

Quando?

Il senso di individualità di un bambino ci mette anni a svilupparsi. All’inizio pensa che tu e lui siate una cosa sola. Poi, intorno ai sei mesi, inizia a rendersi conto di essere separato da te, e che tu puoi lasciarlo da solo. E’ in questo periodo che di solito inizia la paura dell’abbandono, anche nota come ansia da separazione. Potrebbe durare fin oltre i due anni. Ma una volta che sarà diventato più socievole e sicuro che tu, in realtà, tornerai a prenderlo dopo averlo lasciato all’asilo o dalla babysitter, sarà in grado di progredire e forgiare la propria identità. E la sua crescente indipendenza potrebbe anche diventare un problema. Volere le cose “a modo mio” è il cuore del tantra del carattere.

Come?

Da uno  a sei mesi
I bambini sotto i sei mesi si identificano completamente con chi si prende cura di loro. Non pensano a sé veramente, ma solo ai loro bisogni primari: cibo, amore e attenzione. Nei primi tre mesi, non sono nemmeno in grado di affrontare il concetto della formazione di una propria identità. Sono troppo impegnati a cercare di avere il controllo sui propri movimenti di base e sugli istinti. Potresti notare i primi segni di indipendenza intorno ai quattro mesi. E’ quando tuo figlio scoprirà che può piangere per avere la tua attenzione. Questo è uno dei primi passi per comprendere che ha una volontà indipendente e che il modo in cui si comporta può avere effetto sugli altri, cioè su di te.

Dai sette ai 12 mesi
Intorno ai sette mesi capirà di essere indipendente da te; si tratta di un balzo cognitivo enorme che deve essere celebrato. Sfortunatamente, questo nuovo senso di separazione lo renderà ansioso. Si è così attaccato a te che quando lo lasci da solo, anche per un minuto, comincerà a piangere. Ancora non sa che tu torni sempre da lui. E scappare quando è voltato – quando lo lasci all’asilo, per esempio – non servirà a niente. Infatti, potrebbe avere ancora più timore che non tornerai. Per quanto sia difficile, salutalo e allontanati quando ti sta guardando.

Una nuova ricerca britannica ha dimostrato quanto i bambini piccoli siano del tutto inconsapevoli della propria esistenza. I ricercatori hanno messo parecchi bambini al di sotto dei dodici mesi di fronte allo specchio per capire se riconoscevano l’immagine riflessa, ma non lo facevano. I bambini cercavano di toccare l’immagine, come se stessero vedendo un altro bambino. E anche dopo aver colorato di rosso il loro naso e averli rimessi di fronte allo specchio, i bambini cercavano di toccare il naso dell’immagine riflessa anziché il proprio.

Dai 12 ai 24 mesi
In questa fase tuo figlio sta facendo progressi nel differenziarsi da te e dal mondo che lo circonda. Nella ricerca britannica i ricercatori hanno colorato di rosso anche il naso di bambini di circa 21 mesi, e quando si guardavano allo specchio si toccavno il proprio naso, dimostrando di comprendere che l’immagine allo specchio era un riflesso di loro stessi.

I bambini di due anni potrebbero ancora piangere quando li lasci all’asilo o dalla babysitter, ma si riprendono molto più in fretta perché si sentono più sicuri. L’esperienza e la loro crescente capacità mnemonica hanno insegnato loro che tornerai dopo essertene andata per un po’. La sua fiducia in te sta crescendo, perché gli hai dimostrato in continuazione che lo ami e ti prendi cura di lui. E’ proprio questa fiducia che gli dà la sicurezza di avventurarsi a fare da solo. Quali segni di indipendenza noterai adesso? Potrebbe insistere nel voler indossare il pigiama viola per la quinta notte consecutiva, mangiare solo alcuni cibi e salire da solo sul seggiolone in macchina.

Dai 25 ai 36 mesi
Fra i due e i tre anni, continuerà a lottare per la sua indipendenza. Andrà in giro sempre più lontano da te per esplorare, e metterà sempre alla prova i propri limiti (colorando le pareti, per esempio, anche se gli hai detto di non farlo). Infatti, l’espressione “posso farlo da solo” è forse una delle più frequenti che i genitori si sentono dire in questa fase.

E poi?

Con l’età aumentano anche indipendenza e coscienza di sé. Ogni anno ci saranno sempre più cose che vorrà fare da solo. E crescendo diventerà più cosciente di sé e di cosa può fare con le sue capacità. Fra gli sviluppi futuri ci sarà qello di prepararsi il cibo da solo, farsi degli amici e andare a scuola.

Il tuo ruolo

Perché tuo figlio inizia ad esplorare il mondo, ha bisogno di un legame sicuro con te. Dagli sempre amore e sostegno, e si costruirà quella sicurezza che gli serve per cavarsela da solo. Questo legame si deve creare fin da subito. Sono le cose semplici come rispondere immediatamente quando piange, dargli da mangiare quando ha fame, cambiargli il pannolino quando è sporco, sorridergli e parlargli quando è calmo e sveglio, che costruiscono questi legami fondamentali tra genitore e figlio.

Dovresti inoltre assicurarti che l’ambiente domestico sia sicuro per lui. I bambini devono mettere alla prova i propri limiti ed esplorare ciò che li circonda per sviluppare la propria indipendenza. Invece di scattare e dirgli di no ogni volta che tocca qualcosa con cui potrebbe farsi male, cerca di tenere gli oggetti pericolosi lontano dalla sua portata e quelli sicuri vicini. In questo modo non sarà frustrato dal non poter fare niente ma sarà comunque sicuro.

Ricordati inoltre che solo perché cominicia ad andare da solo non significa che abbia meno bisogno del tuo affetto e delle tue attenzioni. Crescendo i bambini sono meno dipendenti, ma continuano ad avere bisogno delle cure costanti dei genitori. Incoraggialo ogni volta che cerca di fare qualcosa da solo, ma non allontanarlo quando torna da te a cercare rassicurazioni. Le vorrà e ne avrà bisogno ancora per molto tempo.

Quando preoccuparsi

Anche se l’ansia da separazione è normale fra i dieci e i 18 mesi, dovresti comunque parlarne con il medico se la reazione è tale da impedirgli di fare qualsiasi cosa senza di te al suo fianco o se non si riesce a consolarlo anche dopo molto tempo da quando te ne sei andata.