Primi mesi

Medicine e allattamento

farmaci e allattamentoQuasi tutti i farmaci passano nel latte materno in quantità variabile solitamente tra l’1% e il 2% della dose assunta dalla madre. La quota di farmaco assunta dal lattante è quindi relativamente scarsa e si calcola possa variare da meno dello 0,05 al 10% del dosaggio terapeutico. I farmaci realmente controindicati durante l’allattamento sono perciò molto pochi.

Nel caso sia indispensabile iniziare una terapia farmacologia durante l’allattamento al seno è opportuno consultare il proprio medico che sceglierà il farmaco più adatto e darà una corretta indicazione alla madre.

Ricordare alla madre che allatta di evitare l’autoprescrizione di farmaci. Prescrivere solo farmaci strettamente necessari, scegliendo tra quelli che presentano minore esecrezione nel latte minori rischi per il lattante; tenere presente che l’effetto di un farmaco somministrato per un breve periodo.

Raccomandare l’assunzione del farmaco immediatamente dopo la poppata.

Informare la madre sugli eventuali effetti del farmaco sul bambino, in modo da poter cogliere sintomi iniziali di allarme.

Se sul foglietto illustrativo del farmaco è scritto “controindicato in allattamento” oppure ” da somministrare con cautela durante l’allattamento” che atteggiamento bisogna tenere?

Talvolta l’avvertenza è motivata da ragioni medico-legali e non farmacologiche, basate sul fatto che non esiste sufficiente documentazione scientifica sull’effetto del farmaco durante l’allattamento; una controindicazione assoluta c’è solo nei riguardi di farmaci che hanno effetti tossici riconosciuti (citostatici, radioisotopi, cloramfenicolo).

Per tutti gli altri farmaci è opportuno consigliare testi e bibliografia specifica sull’argomento, e chiedere consiglio al proprio medico.

Ci sono farmaci che possono interferire sulla lattazione?

Alcuni farmaci (diuretici, bromocriptina, estroprogestinici, antiMAO) possono, in effetti con meccanismi diversi, ridurre la produzione di latte.

Fonte: Un validissimo opuscolo che ci hanno dato in ospedale quando la barbamamma ha partorito.

Per questo argomento si ringrazia il Dott. Claudio Fabris, Cattedra di Neonatologia, Dipartimento di Scienze Pediatriche, Università di Torino.