Primi mesi

Bebè in piscina

bebè in piscinaSiccome io nuoto stile mattone, ed ho anche un pò la fobia dell’acqua, vorrei che a Rebecca non toccasse la mia stessa sorte.

Ho letto che la posso portare in piscina, ecco cosa c’è da sapere:

Il nuoto è un attività sicura e benefica, a patto che la temperatura dell’ acqua sia superiore ai 31 gradi. Il bimbo nasce con l’istinto naturale di saper nuotare, ereditato dai nove mesi trascorsi immersi nel liquido amniotico nella pancia.

Inoltre ha il “riflesso d’immersione” che gli permette di trattenere il fiato in automatico appena avrà la testa sott’acqua (una curiosità:il fatto che questo riflesso sia estremamente sviluppato nei cetacei e nell’uomo (e meno negli altri mammiferi terrestri) viene spesso citato a supporto della teoria sull’origine acquatica dell’essere umano, la cosiddetta Aquatic Ape Theory – secondo la quale prima di essere uomini eravamo mammiferi acquatici come balene e delfini).

Questo tipo di attività fa sì che il bebè dorma meglio e mangi di più, trovano giovamento anche il cuore, polmoni e arti superiori e inferiori.

Bisognerebbe però portarlo prima dei 10/15 mesi, poichè oltre tale data il bimbo sviluppa un avversione all’acqua, se non abituato prima e tra i 12/18 mesi perde il “riflesso d’immersione”.

Mi informerò sulle piscine che fanno corsi e organizzano incontri in tal senso, anche se aspetterò almeno la primavera.

Fonte: Rivista mensile “Primi anni”