A ruota libera

Beata chela spùsa se la prima l’è una tusa

bravibimbiMa che titolo è? Traduzione letteraria: Beata quella sposa se alla prima gravidanza le nasce una bambina. La Nonna Tina me lo diceva sempre, da brava milanese DOC.

E’ un modo di dire legato alle vecchie abitudini di vita. Una figlia femmina dava una mano in casa e accudiva i genitori una volta vecchi. Invece i maschi appena potevano se ne andavano via di casa, magari all’estero, a lavorare.

I tempi son cambiati e parecchio ma questo modo di dire mi è sempre piaciuto 🙂 L’idea di avere avuto un po’ di fortuna 🙂

Ci scherzavo anche su con le amiche che hanno figli maschi: il Complesso di Edipo, la responsabilità di crescere dei futuri mariti, rapporto con la nuora etc. Ridevo sotto i baffi, ho una figlia femmina, vuoi mettere?

Poi mi sono imbattuta in un articolo su di una rivista, quelle che trovi in sala d’aspetto dal Dottore, che mi ha mandato in leggero sbattimento. Ride bene, chi ride ultimo.

Esistono delle proprie e vere tipologie di madri:

mamma sacrificale – rinuncia a tutto per il bene della figlia (non rinuncia però ad impedirle di crescere, criticando ogni cosa faccia)

mamma adolescente – non può vedere crescere la figlia perché diventa una rivale ( spesso la figlia più bella della madre)

mamma opprimente / mamma ansiogena/mamma perennemente fidanzata /

mamma invadente / mamma depressa ( categorie che non si escludono)

Insomma sono il modello di donna a cui si ispirerà mia figlia, ma ci potrà essere un rapporto conflittuale.

Ma come? Io? ma non ho fatto niente! Giudice! sono innocente. 🙂

E’ sicuramente una bella responsabilità, crescere i nostri figli, ci chiediamo sempre se siamo dei bravi genitori. O almeno, io me lo chiedo spesso; sono troppo dura? gliele do troppe vinte? Chiedo troppo? troppo poco?

Qualche consiglio l’avevamo scritto qui

Di sicuro non voglio far parte delle categorie citate poc’anzi.

Ecco cosa mi impegno pubblicamente a non essere:

– Una  mamma che si veste come la figlia ( vabbè una volta è successo, per sbaglio, non è colpa mia se i Trench sono tutti color sabbia!)

– La mamma che vuole che la figlia si sposi con un “Buon partito”. Certo, non è che mi deve portare a casa un pregiudicato di Scampia, ma esiste sempre una via di mezzo. Credo di poter affermare con certezza che se si presentasse con un ragazzo: tutto pettinato, con i mocassini e il maglione Lacoste sulle spalle ( questa moda sarà sempre di moda) la diseredo. Che il Notaio ne prenda nota.

Però i saggi dicono che la mela non cade mai lontana dall’albero, quindi spero in un surfista californiano, tipo Matthew McConaughey ( l’ho googlato ndr). Che male c’è a sperare? 😉

– La mamma che si intromette su tutto, e le dice che cosa dovrà fare da grande. Questa è una cosa che mi fa incacchiare da morire. Mi rendo conto che se mia figlia non sapesse fare un cerchio con un bicchiere, e da grande volesse  fare la pittrice, potrei oppormi.  Ma avrà libera scelta.

A me gli studi sono stati imposti, è una cosa che non ho ancora perdonato.

– La mamma  che viene con te in discoteca, quella che si ubriaca, che fa l’amica. Io sono la mamma.

– La mamma  che ti critica sempre, che non vai mai bene, che non sarai mai all’altezza.

Cara Barbabimba speriamo di fare un bel lavoro! 😀

Nel frattempo vai in bagno a lavarti i denti, pigiama e poi a nanna! 🙂

Tu? che paure, desideri, speranze hai?