Seveglio di notte
Il diario di Patrizio

All Night Long

La poppata delle 3.00 è un problema.

Perchè arriva nell’esatto momento in cui tu sei in piena fase rem e tutto vorresti meno che alzarti, contare quanti cucchiaini di latte in polvere usare, scaldare l’acqua metterla nel biberon, agitare il tutto e darle da mangiare.

In più quello che sistematicamente accade è che lei si addormenta dopo il pasto, tu resti sveglio perchè ormai il cervello si è attivato.

E quando finalmente Morfeo richiama il tuo corpo a se, sono già passate tre ore e devi di nuovo ricominciare da capo con il latte.

Ma c’è una notte, una in particolare, in cui tutto cambia.

Ed è la notte in cui salta la poppata delle 3.00.

Il bioritmo di un uomo si tara facilmente su degli orari prestabiliti, quindi alle 3.00 ero già in allerta nel sentire i classici rumori del risveglio.

Niente.

3.30.

Niente.

Mi alzo per andare a controllare.

Il primo pensiero, quello più ovvio, è che si sia soffocata con qualcosa.

Invece la vedo beata che dorme, russa anche un pochino.

Ah, si è mossa. Ecco, lo sapevo, vado a preparare il latte.

Esco, torno in camera convinto di trovarmi due occhi sbarrati e le lacrime pronte a scendere.

Niente.

4.05.

Sveglio la mia signora, e insieme ci ritroviamo davanti al lettino, con in mano il latte ormai freddo e lei che dorme beata con le braccia alzate.

5.01.

Niente.

“Chiama il pediatra, ha fatto il giuramento di Ippocrate, deve rispondere a qualunque orario.”

“Ma perchè? Dorme.”

“Eh, ma non ha fatto la poppata delle 3.00”

“Va bene, ma sta dormendo, non mi sembra denutrita”

“Svegliamola”

E mentre mia moglie tenta di bloccarmi perchè voglio destare mia figlia, ecco che lei apre gli occhi dolcemente, ci guarda e ci sorride beata.

Ore 6.25.

Il sorriso dura circa mezzo secondo. Poi il pianto da fame cancella una notte insonne.

Questa volta però non è colpa sua, siamo noi che non ci abituiamo ai cambiamenti, anche se sono cambiamenti positivi.

Ah, per la cronaca, il giorno dopo ha rifatto la poppata delle 3.00.

Sono Patrizio Cossa, detto “Papo”. Ho 31 anni, sono romano e sono un autore teatrale e televisivo.
Dirigo il Centro Sperimentale di Inprovvisazione e Teatro “Assetto Teatro” di Roma, dove formo Improvvisatori, attori e insegno alle persone a parlare in pubblico senza paura del giudizio proprio e degli altri.
Ho aperto un blog per neo-papà e quasi neo-papà per aiutarci ad affrontare il panico da “Papà? Io? Aiuto!!” e ho un passato da chef.