La gravidanza “scaduta” non è una malattia, ed è molto comune. Infatti, quasi la metà dei bambini nascono dopo il termine presunto. A questa cosa molte donne non sono preparate, e quando il termine arriva e passa ne sono infastidite. Oltre alla rabbia di fronte all’incapacità del loro piccolo di leggere il calendario, devono anche affrontare molte persone che, con le migliori intenzioni, dicono cose che non dovrebbero dire. Ecco cosa dovresti evitare:
- Ma quando dovevi partorire?
Se qualcuno te lo chiede, cerca di non prenderlo a pugni. Molte volte la data può essere confusa da un’ecografia fatta un po’ tardi o dalle dimensioni del bambino, che sono il modo meno accurato per determinare quando dovresti partorire. - Certo che hai un gran pancione?
Ooops. La dimensione e la forma di un pancione non hanno niente a che vedere con la presunta data e probabilmente neanche con le dimensioni del bambino. - Sei sicura che non siano gemelli?
Certo che sei sicura! Per favore… - Hai provato a…
Segue una lunga lista di commenti e segreti della nonna sui metodi di induzione del travaglio da provare a casa. Tutti sistemi che sono proprio quello che sembrano: inutili. - Quando ti fanno l’induzione?
La risposta ufficiale dell’American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) è 42 settimane dall’inizio della gravidanza. Vi possono essere dei motivi medici per indurre il travaglio prima di questa data. - Non sederti lì, potrebbero rompersi le acque!
La buona notizia è che in oltre il 75% dei casi le acque non si rompono prima che il travaglio sia ben avviato, e si rompono prima del travaglio solo nel 12-13% dei casi. Siediti dove ti pare… - Ma la placenta ha una data di scadenza?
No. Anche se è l’unico organo usa e getta che il nostro corpo produce, non è una bomba a orologeria. Se arrivi alla 41a settimana, probabilmente ti faranno un esame speciale per verificare che il bambino stia bene e la placenta sia a posto – si chiama profilo biofisico (PBF) – ed è un test non invasivo. - Forse si sono sbagliati con le date.
Aaargh, vedi punto 1. - Quando ero incinta io…
Intrattenerti con le storie della loro gravidanza può essere interessante. Se è così, lascia che continuino, altrimenti fingi una contrazione e vattene. - Oh, aver passato il termine non è così male…
Può essere carino, ma può essere irritante quando qualcuno continua a ricordartelo. Giocare a indovinare quando nascerà dopo un po’ diventa noioso. Io preferisco ricordare a me stessa che, non importa cosa io pensi durante la gravidanza, il post-partum non è proprio una scampagnata!