Con questa espressione si intende la comparsa di macchie pigmentarie, ovvero di zone in cui la pelle appare più scura, sulla fronte, le guance, il naso, il mento e l’area intorno alla bocca.
E’ sostanzialmente una iperpigmentazione e l’unico effetto negativo che si porta dietro è il fatto che tu possa sentirti “meno bella” o “insicura”, consapevole però che tutto passerà dopo il parto.
Generalmente, la maschera gravidica insorge nel secondo trimestre di gestazione e colpisce tra il 75% e il 50% delle donne in gravidanza. Anche in questo caso, i responsabili sono gli ormoni, ma l’esposizione al sole può accentuare questo inestetismo. Perciò, è importante utilizzare una crema a schermo totale, con un fattore di protezione elevato, soprattutto quando sei al mare o in montagna.
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La pigmentazione della pelle aumenta in gravidanza a causa della produzione di un ormone detto melanotropo. I capezzoli, le areole, la regione vulvare e perianale e la linea mediana che va dal pube all’ombelico (la cosìdetta “linea nigra“) tendono perciò a scurirsi sensibilmente.
Allo stesso modo, la famosa “maschera gravidica” è dovuta a un’iperpigmentazione del viso detta “ad ali di farfalla”. Se persiste dopo il parto, rivolgiti a un dermatologo che ti consiglierà una terapia specifica.[/su_note]