In Gravidanza

Denutrizione in gravidanza

Le condizioni estreme all’interno dell’utero possono avere effetti duraturi sui bambini che vi sono stati esposti prima della nascita. Le ricerche hanno dimostrato che il basso peso alla nascita aumenta le possibilità di soffrire in età adulta di malattie cardiovascolari, come l’ipertensione o l’infarto.

Il bambino aumenta di peso alla massima velocità durante gli ultimi tre mesi di gravidanza: ciò significa che in questo periodo è sensibilissimo alla denutrizione. I bambini che negli ultimi tre mesi di gestazione hanno sofferto di denutrizione rimangono più magri in età adulta rispetto ai bambini che hanno sofferto di denutrizione all’inizio della gravidanza. Questi ultimi, stranamente, sono in realtà più pesanti del normale.

Uno studio condotto sulle pecore gravide, a cui era stato razionato il cibo all’inizio della gravidanza, ha permesso di formulare la seguente spiegazione: le pecore sviluppavano ampie placente per salvaguardare il più possibile le riserve di cibo per il loro agnellino e se veniva dato loro di nuovo cibo a sufficienza a gravidanza avanzata, partorivano agnellini più grossi del normale. L’ampia placenta, destinata a tratter la massima quantità di sostanze nutritive dai pasti frugali, consentiva un’ulteriore crescita quando il cibo arrivava inaspettatamente in abbondanza.

Anche il peso della madre prima della gravidanza influenza la crescita del bambino: le madri denutrite nel momento in cui sono rimaste incinte hanno messo alla luce bambini con minor peso alla nascita rispetto alle madri che erano leggermente in sovrappeso.

[su_note note_color=”#f8f436″ radius=”10″]La nostra salute evidentemente non è solo determinata da geni ma anche da fattori ambientali presenti prima e dopo la nascita: quando si è incinta è quindi importantissimo prendersi cura di se stesse o affidarsi comunque alle cure degli altri.[/su_note]