Se un ovulo fertilizzato si impianta fuori dall’utero si chiama gravidanza ectopica. Avviene in un caso su 50. Raramente quindi si sente parlare di gravidanza extrauterina, intrauterina, tubarica o addominale ma… succede.
Ecco come avviene: Dopo il concepimento, l’ovulo fertilizzato viaggia lungo le tube di Falloppio verso l’utero. Se le tube sono danneggiate o bloccate e non riescono a spingere l’ovulo, lo stesso potrebbe impiantarsi nella tuba e continuare a svilupparsi lì. Poiché quasi tutte le gravidanze ectopiche avvengono in una tuba, spesso si chiamano anche gravidanze “tubariche“.
Più raramente, l’ovulo si impianta nell’ovaia, nella cervice, direttamente nell’addome o addirittura nella cicatrice di un taglio cesareo. In rari casi, si può avere una gravidanza normale nell’utero ed una ectopica allo stesso tempo. In questo caso si tratta di gravidanza eterotopica, ed è più probabile se hai fatto cure per la fertilità come ad esempio la fertilizzazione in vitro.
Non esiste alcun modo di trapiantare nell’utero una gravidanza ectopica (letteralmente “fuori posto”), quindi si può solo interromperla. Infatti, se non viene individuata e curata, l’embrione crescerà fino a che la tuba si rompe provocando forti dolori addominali e perdite di sangue. Può causare danni permanenti alla tuba o provocarne addirittura la perdita, e nel caso di forti emorragie interne non trattate immediatamente può provocare anche la morte. Fortunatamente, gran parte delle gravidanze ectopiche vengono prese in tempo.
Come posso sapere se sono a rischio di gravidanza ectopica?
Una gravidanza ectopica può succedere a qualsiasi donna sessualmente attiva, ma alcune sono più a rischio di altre. Il rischio aumenta se:
- Rimani incinta pur avendo fatto chiudere le tube (sterilizzazione chirurgica).
- Hai subito un intervento alle tube per correggere un problema o per farle riaprire. (Il rischio aumenta, ma molto meno, se hai subito altri interventi pelvici o addominali, come la rimozione di una cisti ovarica o fibrosa, un’appendicectomia o un taglio cesareo).
- Hai già avuto una gravidanza ectopica.
- Tua madre prendeva il dietilstilbestrolo quando era incinta di te.
- Hai nell’utero un dispositivo intrauterino (IUD) quando resti incinta. Anche se questi dispositivi hanno un’efficacia anticoncezionale pari al 99%, se resti incinta mentre ne usi uno è più probabile che la gravidanza sia ectopica. Un IUD non provoca la gravidanza ectopica, semplicemente impedisce ad un ovulo di impiantarsi nell’utero ma non fuori da questo. (Averlo usato in passato non aumenta il rischio di gravidanza ectopica).
- Stai prendendo la pillola a base di sola progestina quando resti incinta. Come per lo IUD, prendere queste pillole non aumenta il rischio di gravidanza ectopica, ma se resti incinta mentre le assumi la possibilità che la gravidanza sia ectopica aumenta notevolmente.
- Le tube sono state danneggiate da un’infezione alla parte alta dell’apparato riproduttivo (infiammazione cronica delle pelvi – PID). La PID è spesso causata da infezioni a trasmissione sessuale non curate quali la gonorrea o la clamidia. A volte non presenta sintomi, quindi avere una di queste infezioni aumenta il rischio di gravidanza ectopica anche se non credi di avere la PID.
- Stai facendo analisi o cure per l’infertilità . L’infertilità è spesso causata da danni alle tube e, se resti incinta mentre fai la cura, c’è una maggiore possibilità che la gravidanza sia ectopica.
- Più aumenta l’età , più è alto il rischio di gravidanza ectopica. Alcuni studi suggeriscono che il rischio aumenta leggermente se fumi sigarette o fai regolarmente irrigazioni.
Quali sono i sintomi che potrebbero indicare una gravidanza ectopica?
Le gravidanze ectopiche di solito si scoprono con i sintomi della sesta o settima settimana, ma alcuni sintomi potrebbero presentarsi già alla quarta settimana. In alcuni casi, non vi è alcun sintomo e lo si scopre solo durante l’ecografia del primo trimestre.
I sintomi possono variare molto da persona a persona, da quanto tempo sei incinta e se la gravidanza ectopica ha rotto la tuba – una vera emergenza. Per prevenire la rottura, è importante che il problema sia diagnosticato e curato appena ci sono i primi sintomi, anche se a volte la rottura avviene senza molto preavviso. Le gravidanze ectopiche non risultano dai test di gravidanza domestici, per cui se sospetti di avere un problema, non aspettare il risultato del test per contattare il medico.
Chiama immediatamente il medico se hai anche uno solo di questi sintomi:
- Dolori addominali o pelvici. Possono essere improvvisi, persistenti e forti, ma all’inizio anche lievi e intermittenti. Potresti sentirli solo da una parte, ma il dolore potrebbe essere ovunque nella zona addominale o pelvica ed è spesso accompagnato da nausea e vomito.
- Perdite ematiche vaginali. Se ancora non sei sicura di essere incinta, potresti inizialmente pensare ad un ciclo leggero. Il sangue potrebbe essere rosso o marrone come se fosse secco, e potrebbe essere continuo o intermittente, abbondante o scarso.
- Il dolore peggiora quando sei attiva, quando muovi la pancia o tossisci.
- Dolore alle spalle. I crampi e le perdite possono significare molte cose, ma il dolore alle spalle, soprattutto quando ti sdrai, è un chiaro segno di una gravidanza ectopica in fase di rottura ed è vitale farsi vedere immediatamente. La causa del dolore è un’emorragia interna che irrita i nervi che arrivano alle spalle.
- Se si è rotta una tuba, potresti avere sintomi da shock, come un battito debole o accelerato; la pelle pallida e umida; sentirti svenire o intorpidita. In questo caso, chiama l’ambulanza senza esitare.
Come viene diagnosticata la gravidanza ectopica?
La gravidanza ectopica può essere difficile da diagnosticare. Se i sintomi suggeriscono questo problema, il medico dovrà eseguire parecchi esami per confermare la diagnosi:
- Un esame del sangue per controllare il livello della gonadotropina corionica umana (hCG), l’ormone della gravidanza. Se il livello è abbastanza alto da suggerire una gravidanza ma non quanto dovrebbe essere in quella fase, la gravidanza potrebbe essere ectopica. Se non hai dolori e ci sono ancora dubbi sulla diagnosi, l’esame del sangue potrebbe essere ripetuto dopo due o tre giorni. Se il livello di hCG non aumenta come invece dovrebbe, questo probabilmente indica una gravidanza ectopica o un aborto.
- Un esame vaginale. Se l’area vaginale è molto dolorante o il medico individua una massa o una tuba allargata, la causa potrebbe essere una gravidanza ectopica.
- Un’ecografia. Se il sonografo vede un embrione nella tuba, si tratta decisamente di gravidanza ectopica. Ma in molti casi l’embrione è già morto molto prima ed è troppo piccolo per essere individuato dal sonografo. Si potrebbe però notare che una tuba è gonfia e ci sono coaguli di sangue e resti di tessuto dell’embrione.
Se il test di gravidanza è positivo ma l’embrione (o le prove della sua esistenza) non si trova, la gravidanza potrebbe essere ectopica – ma è anche possibile che sia solo in una fase molto iniziale o che tu abbia già abortito. Finché non hai dolori, il medico continuerà a monitorarti attraverso test ormonali ed ecografie fino a quando potrà confermare la diagnosi o fino a quando i sintomi non peggioreranno.
Se la diagnosi rimane irrisolta, potrebbe esaminare le tube tramite un intervento di laparoscopia, una procedura utilizzata anche per curare una gravidanza ectopica e rimuovere l’embrione (vedi sotto).
Come si cura la gravidanza ectopica?
Questo dipende da quanto chiara è la diagnosi, quanto grande è l’embrione e quali tecniche sono disponibili.
Se la gravidanza è chiaramente ectopica e l’embrione è ancora relativamente piccolo, potrebbero somministrarti del metotrexato. E’ un farmaco che viene assunto per via intramuscolare, raggiunge l’embrione attraverso il sistema vascolare e pone fine alla gravidanza bloccando la crescita delle cellule della placenta. (Con il tempo il piccolo embrione sarà riassorbito dal tuo corpo.) Quando il farmaco inizia a fare effetto, potresti avere dolori addominali o crampi e in alcun casi nausea, vomito e diarrea.
Dovrai evitare alcool e sesso per un po’, nonché le multivitamine e gli integratori che contengono acido folico, che può interferire con l’azione del metotrexato. Dovrai tornare a fare le analisi del sangue per essere sicura che la gravidanza sia davvero terminata perché questo farmaco non sempre funziona. Se noti dei sintomi di rottura (forti dolori addominali, grosse emorragie o segnali di shock) in questa fase, chiama immediatamente l’ambulanza.
Se la gravidanza è troppo avanti per usare il metotrexato, hai forti dolori o emorragie interne, stai allattando o hai alcuni problemi di salute che non ne permettono l’uso, dovrai subire un intervento chirurgico. (E se perdi molto sangue avrai bisogno anche di una trasfusione.)
Se le tue condizioni sono stabili e l’embrione è abbastanza piccolo, può essere rimosso tramite una laparoscopia. Un ginecologo esaminerà le tube con una piccola telecamera inserita attraverso una piccola incisione nell’ombelico e in molti casi si riesce a rimuovere l’embrione o i tessuti residui salvando la tuba. (Tuttavia, se la tuba è molto danneggiata o sanguini troppo, potrebbero dover rimuovere anche la tuba.) La laparoscopia richiede un’anestesia totale, dei macchinari speciali ed un chirurgo esperto, e ti servirà almeno una settimana per riprenderti.
In alcuni casi – per esempio, se hai una cicatrice sull’addome o sanguini molto o se l’embrione è troppo grande – potrebbe non essere possibile operare una laparoscopia. In questo caso, dovrai subire un ntervento addominale più grosso. In anestesia generale, un ginecologo aprirà l’addome e asporterà l’embrione. (Come nel caso della laparoscopia, la tuba potrebbe o meno essere salvata a seconda della situazione.) Ti serviranno circa sei settimane per riprenderti. Ti sentirai gonfia, e avrai dolori addominali e vari disturbi durante la fase di ripresa.
Nota: Se il tuo sangue è Rh-negativo, avrai bisogno di un’iniezione di immunoglobuline Rh dopo la cura (a meno che anche il padre del bambino non sia Rh negativo).
Potrò avere altre gravidanze normali dopo una ectopica?
Si. Prima interrompi una gravidanza ectopica, e meno danni ci sono alla tuba interessata, più possibilità avrai di portare a termine un’altra gravidanza. E anche se perdi una delle tube, la gravidanza può essere comunque normale fintanto che l’altra tuba è normale. Se e quando concepirai di nuovo, contatta il medico appena sospetti di poter essere incinta in modo che possa prescriverti subito una sonografia e ti possa controllare da subito.
Se invece non riesci a concepire a causa delle gravidanze ectopiche o dei danni alle tube, la buona notizia è che potresti essere un’ottima candidata per le cure di fertilità come la fertilizzazione in vitro (FIV), in cui i tuoi embrioni sani possono essere impiantati direttamente nell’utero.
Quali sono le possibilità di avere un’altra gravidanza ectopica?
In generale, c’è il 10 – 15% di possibilità di avere un’altra gravidanza ectopica, a seconda di cosa ha provocato la prima e del tipo di cura che hai ricevuto. Questo significa che le probabilità di una gravidanza normale sono ancora molto alte – circa l’85 – 90%. Tuttavia, se la prima gravidanza ectopica derivava dalla rottura di un tuba a causa di un’infezione, dalla chiusura delle tube o dall’esposizione al dietilstilbestrolo, c’è il rischio che anche l’altra tuba sia danneggiata. Questo potrebbe ridurre notevolmente le possibilità di concepire, aumentando il rischio di gravidanza ectopica.
Come posso reagire a questa perdita?
Questa esperienza potrebbe essere devastante. Hai appena perso una gravidanza e potrebbe essere più difficile concepire di nuovo. Magari hai anche subito un intervento addominale, che ti ha lasciata esausta e intorpidita, o hai degli sbalzi ormonali che ti rendono depressa e vulnerabile. Avrai bisogno di tempo per riprenderti emotivamente e fisicamente prima di provare ad avere un bambino. Molti medici consigliano di aspettare almeno tre mesi se hai subito un intervento addominale, affinché il corpo si riprenda. (Inoltre, il rischio di una gravidanza ectopica è più alto se concepisci mentre stai guarendo.) Potresti essere ansiosa di riprovare, oppure spaventata e incerta.
Anche il tuo partner potrebbe sentirsi triste e impotente e potrebbe non sapere come esprimere questi sentimenti ed esserti di sostegno. Questa esperienza potrebbe avvicinarvi maggiormente o creare delle tensioni fra voi. E’ perfettamente normale cercare un consulto se pensi che possa aiutarti o aiutarvi a superare il momento.