Lo stress è diventato una conseguenza inevitabile della vita moderna, ed essendone sempre più esposti, ne subiamo sempre più gli effetti, anche sul nostro corpo.
Il termine stress è stato coniato da Hans Selye nel 1936, che lo definì come “la reazione non specifica del corpo a ogni richiesta di cambiamento.”
Ciò significa che siamo tutti sottoposti a un certo stress, ma i suoi effetti sul nostro corpo variano da persona a persona, principalmente in base alla gravità della situazione stressante e al modo in cui la gestiamo. Si manifesta in un certo numero di sintomi fisici o psicologici spesso ignorati fintanto che non colpiscono gravemente la nostra salute. Attualmente, lo stress è una delle principali cause di malattie quali la depressione, la disfunzione erettile, l’ipertensione e i disturbi cardiaci. Questo aumento di malattie legate allo stress ha fatto suonare parecchi campanelli di allarme nella comunità medica mondiale.
Lo stress può avere origine da esperienze negative ma anche positive – che sono percepite come buone o felici, quali matrimoni, nascite o vacanze di famiglia. Lo stress negativo deriva invece da situazioni traumatizzanti o infelici, quali la morte di una persona amata o un incidente.
La gravidanza può essere considerata uno stress sia positivo che negativo, essendo un momento di grande gioia e di adattamento per la madre in attesa, mentre lei e il partner si preparano al nuovo arrivo. A parte lo stress fisico cui è sottoposto il corpo di una donna nei nove mesi della gravidanza, ci sono anche le pressioni della vita quotidiana. Alcune donne devono destreggiarsi fra le esigenze del lavoro, della casa, degli altri famigliari e della gravidanza. In alcuni casi devono affrontare situazioni insalubri come la fine del matrimonio, violenze fisiche o psicologiche, l’evidente infedeltà o l’indifferenza del partner, che preferisce starsene fuori casa anziché rimanere per sostenere la propria compagna, e devono vivere uno stress costante per tutti i nove mesi e forse anche oltre. Le situazioni estreme possono rendere il feto vulnerabile allo stress vissuto dalla madre, esponendolo a malnutrizione o alle tossine provocate da condizioni di vita insalubri.
Lo stress può avere effetti collaterali sul feto, provocando a volte difetti della nascita, aborti, parti prematuri o addirittura provocare la morte sia della madre che del bambino. Il cortisolo, l’ormone dello stress, può essere troppo difficile da gestire per il corpo della madre e quello del bambino, causando problemi di pressione alla madre, aumentando il rischio di preeclampsia, o molte altre complicazioni della gravidanza. Nel bambino le conseguenze possono essere alta pressione per tutta la vita o altri difetti fisici, mentali o dello sviluppo.
Qualunque cosa succeda nella vita di una donna durante la gravidanza, la cosa più importante da ricordare è che deve prendersi cura del proprio corpo e salvaguardare la vita del bambino. Che la situazione sia positiva o negativa, il modo in cui gestirà lo stress dipende interamente da lei.
Se stai vivendo una qualche grande situazione di stress, magari legata anche al lavoro… chiedi aiuto al tuo compagno. Fatti aiutare da chi ti vuole bene. La vita è sì complicata ma bisogna imparare a gestirla con una dose “giusta” di stress.