latte materno
Primi mesi

Conservazione del latte materno

Se stai ancora allattando al seno e devi tornare al lavoro o cerchi più flessibilità probabilmente starai considerando di usare un tiralatte.  Una volta che avrai così estratto il latte è importante sapere come conservarne le proprietà e come conservare il tuo “latte espresso”.

Tieni quindi a mente questi “fare” e “non fare” per la conservazione del latte materno.

 

Che tipo di contenitore devo usare per conservare il latte materno?

Prima di toccare il latte in qualsiasi modo lavati le mani con acqua e sapone, conservarlo poi in un contenitore di vetro pulito che abbia un tappo di plastica dura. Potrai anche usare delle speciali sacche in plastica create appositamente per contenere il latte materno (e che a volte si attaccano anche direttamente al tiralatte), ricorda però che il prodotto al loro interno si conserverà meno perché potrebbero verificarsi perdite o contaminazioni molto più facilmente che con i contenitori “solidi”. Per una protezione maggiore potresti mettere i sacchetti conservalatte dentro un contenitore per alimenti che si possa chiudere a tenuta stagna.

Non conservare il latte materno in bottiglie usa e getta o sacchetti di plastica per usi casalinghi generici.

 

Quale è il modo migliore per conservare e tirare il latte materno?

Utilizza etichette ed inchiostri resistenti all’acqua e scrivi sempre la data in cui ti sei tirata il latte.

Se conservi il latte di tuo figlio in un ambiente dove ce ne possono essere altri ricordati di scrivere il suo nome.

Metti il contenitore con il latte sul fondo del freezer o del frigorifero o conservalo in un contenitore isolante fino a che non l’avrai messo in frigo o congelatore.

Considera anche di conservare piccole porzioni per una situazione di emergenza giornaliera in cui di solito non è prevista la poppata.

Ricorda che il latte materno aumenta di volume quando viene congelato quindi non riempire mai il contenitore fino alla sua massima capacità.

 

Posso aggiungere latte appena tirato ad altro già conservato?

Si può aggiungere latte fresco a quello precedentemente tirato solo se lo si fa all’interno della stessa giornata.

Ad ogni modo accertati che quello nuovo che stai per aggiungere sia raffreddato a dovere prima di essere aggiunto a quello già conservato.

Non aggiungere latte caldo a quello già congelato perché lo farà sciogliere parzialmente.

Ricordati di tenere il latte tirato in giorni diversi in contenitori separati.

 

Per quanto tempo si conserva il latte?

La durata della conservazione del latte materno dipende dal metodo di conservazione.

Considera queste linee guida:

  • Temperatura ambiente: il latte materno fresco può essere tenuto in questa condizione per massimo sei ore. Se non vuoi usarlo in quel periodo di tempo e la stanza è particolarmente calda sposta il latte dentro un contenitore termico nel frigorifero o in freezer.

 

  • Borsa termica: Il latte appena tirato può essere conservato in una borsa termica con pacchi di ghiaccio per circa un giorno. Quindi usa il latte o trasferiscilo in contenitori da mettere in congelatore o in frigo.

 

  • Frigorifero: Il latte materno fresco può essere conservato sul fondo del frigo non davanti alla porta, dai cinque agli otto giorni (nota: sul fondo del frigo perchè lì è meno esposto a eventuali cambi di temperatura quando apri e chiudi la porta).

 

  • Freezer: Devi fare attenzione perchè vi sono alcuni frigoriferi che hanno il freezer inserito all’interno del frigorifero (avrai quindi una sola porta) e quelli più moderni che invece hanno uno sportello separato con delle vasche/celle freezer. Il latte materno fresco può essere conservato nei congelatori che si trovano inseriti all’interno del frigo per un periodo di due settimane e in celle frigorifere per circa 6 mesi (c’è chi dice anche 12 mesi, ma, se ci pensi, tenere congelato qualsiasi cibo per un anno non è così normale… J). Posiziona sempre il latte sul retro del freezer e non davanti alla porta per le ragioni sopra esposte.

 

Il latte materno appena tirato è il modo migliore per nutritre il tuo bambino quando sei stanca. Eppure alcune ricerche suggeriscono che più a lungo si conserva i latte (sia in frigo che in congelatore) maggiore è la perdita di vitamina C.

Altri studi hanno dimostrato che congelarlo oltre i due giorni potrebbe inibire le proprietà battericida che ha e sul lungo periodo potrebbe perdere la quota di grassi benefici.
E’ anche importante sapere che il latte materno non sarà più così completo da soddisfare tutti i bisogni del bambino man mano che i mesi passano.

Ricorda che se hai un bambino prematuro, ricoverato in ospedale o malato per te le indicazioni sulla conservazione potrebbero cambare.

 

Come posso scongelare il latte materno congelato?

Scongela sempre il più vecchio. Basta mettere il contenitore congelato in frigorifero la sera prima di utilizzarlo. É anche possibile farlo sciogliere dolcemente mettendolo sotto l’acqua o in una ciotola di acqua tiepida. Prima di dare il latte al bambino agita dolcemente il contenitore per mischiare la parte più cremosa del latte che tende ad andare verso l’alto durante la conservazione. Non shakerare con vigore nè mescolare il latte.

Non scongelarlo mai a temperatura ambiente perché questo darà modo ai batteri di moltiplicarsi. Inoltre non scaldare la bottiglia congelata nel forno a microonde nè su fiamma. Alcune parti del latte in questo modo potrebbero essere troppo calde e altre troppo fredde. Alcune ricerche suggeriscono che scaldarlo rapidamente modifica gli anticorpi che esso contiene.

Il latte scongelato va utilizzato entro le 24 ore dopo di che ogni residuo va gettato.
Non ricongelare latte già scongelato o parzialmente scongelato.

 

Perché il latte scongelato ha un aspetto ed un colore diverso da quello fresco?

Il colore può variare a seconda di quel che mangiate. Inoltre se scongelato potreste avere l’impressione che odore e consistenza siano diversi rispetto a quando lo avete appena tirato.

E’ sicuro nutrire il bambino con quel latte.

Se il bimbo rifiuta il latte scongelato potresti dover ridurre il tempo di conservazione.