pagelle
A ruota libera

Pagella di quinta elementare, atto primo

Nostra figlia è educata e la possiamo portare con noi ovunque senza il minimo problema. E quando dico ovunque e senza il minimo problema intendo proprio un larghissimo spettro di opzioni.

Non mi metto a fare paragoni ma ho imparato che siamo molto ma molto fortunati.

Non è fortuna!” – mi rimproverebbe mia moglie. E’ come l’abbiamo educata!
Va bene, va bene, tanto fa tutto lei 🙂

Quindi, diciamo che un primo mattoncino fondamentale delle sue fondamenta ce l’ha.

Poi però viene l’istruzione. Che non è meno importante. E qui… ehm, okay, sì, ci siamo ma non ancora troppo.

Bene, bene, ma non benissimo – reciterebbe un più o meno noto cantante.

Già perchè tutte le pagelle hanno sempre lo stesso tipo di valutazione: attenzione discontinua, scarsa precisione, impegno sommario, mancanza di metodo.

Non è una capra ma sicuramente non ha “tutti 9” come alcune delle sue amichette.

Questi sono i suoi voti:

Secondo le insegnanti comunque non sta sempre attenta in tutte le materie, non scrive bene sui quaderni (verissimo) e non sempre si impegna.

Già, ma noi, da genitori, che cosa possiamo fare per farle migliorare queste lacune che non sono solo intellettuali?

Se fosse in vita ancora mia madre, che ha fatto l’insegnante, le chiederei consiglio. Ma forse era anche lei di un’altra epoca.

Nostra figlia passa più tempo a scuola che con noi. Come possiamo avere più influenza di quanto ne possono avere le sue insegnanti? Se non riescono loro a stimolarle l’attenzione in classe o spingerla a fare meglio e a darle un metodo di studio… come possiamo farlo noi?
Non è una critica ma una osservazione.

I giovani di oggi sono profondamenti diversi, sono abituati a mille stimoli e ad avere tutto e subito. Non va bene? E’ sbagliato? Ci sono sicuramente le vie di mezzo ma questa la loro vita. Le insegnanti di oggi sono in grado di dialogare con loro? Di vedere il mondo e le cose con i loro occhi?

Vabbè, per il momento comincio a mettere da parte i soldi per le ripetizioni…

[su_spacer size=”50″]

P.S.
Amore del papà, un giorno arriverai a leggere anche questo post.
Non voglio tutti 9. Non me ne frega niente. Anche perchè se penso alle facce di chi ha tutti nove non vedo molta allegria e gioia di vivere. No. Mi piace come sei ma se ti impegnassi un pochino di più…ecco, quello non ti farebbe male. Ma lo imparerai con il tempo. E di tempo, a Dio piacendo, ne hai ancora un sacco…