Agopuntura durante il parto

L’agopuntura è uno dei metodi per ridurre il dolore durante il parto.

La tecnica deriva da un sistema di credenze relative al corpo umano completamente diverso da quello che sottende la medicina occidentale.

Aghi sottili come capelli vengono usati per stimolare 12 linee di energia, chiamate canali, che scorrono sotto la pelle. Questa energia fa circolare il sangue, scalda il corpo e combatte le malattie. Durante la gravidanza l’agopuntura è usata per alleviare la nausea e il vomito, curare la stipsi, far girare il feto per una corretta posizione alla nascita, dare il via al travaglio.

Durante il travaglio agli aghi inseriti in punti particolari dell’orecchio si può applicare uno stimolo elettrico  per ottenere un’azione analgesica, tecnica che consente alla donna di controllare  personalmente il grado di stimolazione.

A Pechino, in Cina, l’agopuntura  viene preferita all’anestesia epidurale nel 98% dei tagli cesarei. A volte si somministra anche una piccola quantità di analgesico (fonte: Song Meiy “Acupuncture anaesthesia for caesarian section”).

I vantaggi dell’agopuntura consistono nell’essere una tecnica non invasiva, facilmente applicabile da una persona addestrata e istantaneamente reversibile. I bambini nascono inoltre in condizioni migliori rispetto ai casi in cui si somministrano farmaci come la petidina. Alcuni studi hanno dimostrato che l’agopuntura accorcia i tempi della prima fase del parto per le partorienti alla prima gravidanza. Le donne dichiarano di aver avuto un maggior controllo del travaglio e del parto con l’agopuntura che non con la somministrazione di analgesici (fonte: I.F. Skelton “Acupunture in labor”)