Questo esame del sangue, che si deve fare dal primo trimestre una volta al mese fino al parto, valuta l’emoglobina (la sostanza deputata a trasportare l’ossigeno a tutti i tessuti dell’organismo) e serve per capire se la mamma è anemica, una condizione fisologica per le gestanti, che però se si aggrava troppo deve essere curata assumendo integratori di ferro.
L’emocromo o esame emocromocitometrico valuta inoltre la quantità di globuli bianchi che normalmente si alzano un po’ in gravidanza ma che, se sono troppo alti, potrebbero indicare che c’è una infezione e va fatta quindi un’ulteriore indagine con altri esami tra cui la Pcr (proeina C reattiva) che rileva gli indici infiammatori.
E’ un semplice prelievo del sangue, una provetta di circa 2-3ml che non ti deve assolutamente spaventare.