Qualunque bambino che abbia un momento di pianto durante il giorno viene etichettato come uno che soffre di coliche. Se controlli la definizione ufficiale di colica – periodi prolungati di pianto per almeno tre ore al giorno almeno tre volte la settimana – scoprirai che c’è un’enorme differenza fra un bambino che soffre di coliche e un bambino che piange per tutt’altro motivo.
I bambini che soffrono di coliche tendono ad avere bruschi sbalzi, dalla calma alle urla frenetiche, fanno fatica a dormire ed è molto più facile che soffrano di stitichezza. Le coliche tendono a fare capolino fra la seconda e la sesta settimana di vita. E tendono ad essere peggiori la sera o nelle prime ore della mattina. Tendono a diminuire verso la fine del secondo mese e quasi spariscono interamente quando il bambino ha circa sei mesi.
Quando il bambino piange, spesso irrigidisce braccia e gambe, e sembra che stia male. Tende a deglutire molta aria quando piange, cosa che provoca gonfiore allo stomaco e molto gas. Fortunatamente, i movimenti che fa quando piange non necessariamente indicano che sta male.
Passa in rassegna tutti i possibili problemi di salute che possano causare questa infelicità, giusto per pulirti la coscienza, ma poi escludili tutti. E non aspettarti che il medico ti prescriva qualche medicina miracolosa. Ne sono state provate tante nel corso degli anni, ma nessuna sembra aver mai risolto davvero il problema. Anche dei cambiamenti nella dieta, o nel latte in polvere, sono di solito inefficaci, benché alcuni bambini trovino sollievo nel passare dal latte vaccino a quello di soia o al latte in polvere ipoallergenico.
Allora cosa deve fare un genitore? Ecco una lista di sistemi sperimentati per reagire alle coliche dei bambini:
Una poppata debole con conseguente scarsa ingestione di latte potrebbe comportare un bambino affamato e molto infelice. Alcune madri che allattano riferiscono una minore frequenza delle coliche se eliminano certi tipi di alimenti come latticini, cioccolata e caffeina.
Prova a dargli un po’ meno cibo in una volta, ma dandogliene più spesso, o usando un succhiotto con un buco più piccolo. E prova anche a scaldare il biberon a temperatura corporea, se già non lo fai.
I bambini sembrano stare più calmi in un ambiente caldo e un po’ scuro. Tieni le luci soffuse, metti qualche suono rilassante e tieni il bambino al caldo e leggermente costretto.
Gran parte dei bambini che soffrono di coliche si calmano con una qualche forma di movimento, che sia un giro in macchina, un giro dell’isolato sul passeggino, un dondolo, la sedia a dondolo o semplicemente portarlo in giro per casa.
I bambini, anche più grandi, trovano molto sollievo nel contatto pelle contro pelle.
Anche se ti senti stanca ed esaurita, cerca di parlare con toni pacati e cullanti.
Se ti vedi proprio in crisi chiama il tuo compagno o una persona che ti aiuti.
Anche se hai bisogno disperatamente di qualcuno che ti sostituisca per una pausa, ricordati che i bambini con questo disturbo non sempre reagiscono bene se sballottati fra una serie di diverse persone.
Al tuo bimbo potrebbe piacere una bottiglia tiepida – non calda – sulla pancia per qualche minuto, o un bagnetto caldo e rilassante.
Non ci vorrà molto prima che il tuo bambino si trasformi in uno gnomo felice e sorridente.