Le coliche dei bebè

Il tuo bimbo sta urlando da ore, ha il viso rosso, spinge in su le gambe, scalcia rabbiosamente, irrigidisce le gambe tese e ha l’addome gonfio. Hai fatto di tutto per cercare di calmarlo e ora non ce la fai proprio più. Sappi che circa il 30% delle neomamme si trova nella stessa situazione. La colica non è una malattia, se il bimbo, nel complesso, sta bene e aumenta di peso, non è il caso di allarmarsi. Anche se ti sembra che le coliche debbano durare per sempre, molti genitori scoprono che i sintomi scompaiono del tutto entro pochi mesi.

Ma che cos’è una colica?

Non esiste una vera e propria definizione medica, fino a una ventina di anni fa, si riteneva che la colica fosse un accumulo d’aria nello stomaco o nell’intestino (ingurgitata magari succhiando il latte dal seno o dal biberon); negli ultimi anni questa teoria è stata messa in discussione, perché si è osservato che il pianto disperato che compare verso sera può manifestarsi anche nei bambini che hanno il pancino sgonfio, oppure può non comparire in lattanti che invece hanno molta aria nella pancia. Secondo un’altra teoria, la causa potrebbe essere una intolleranza al lattosio (lo zucchero naturale presente nel latte). Tuttavia alcuni esperti sono convinti che la colica non abbia nulla a che fare con la digestione del bebè, sostenendo che si tratta semplicemente di una fase dello sviluppo, caratterizzata da pianto intenso e inspiegabile, in relazione con il fatto che il cervello dei piccolissimi non è ancora abbastanza maturo per interpretare correttamente le sensazioni fisiche negative, dandovi il giusto peso.

I sintomi delle coliche

Qualunque sia la causa, se il bimbo ha una colica, riconoscerai i sintomi con facilità. In genere inizia nel corso delle prime settimane di vita, fino al terzo mese circa. Si verifica più comunemente nel tardo pomeriggio e la sera ed è caratterizzata da un pianto inconsolabile. Il bimbo spinge le gambe contro il petto e l’addome potrebbe apparire duro e gonfio, come se avesse inghiottito molta aria. Inoltre potrebbe emettere dei gas dall’intestino. Prima di accertare che si tratti di una colica però, è necessario escludere altre cause di pianto. Il bimbo, infatti, potrebbe essere affamato o troppo stanco, per esempio. Se dovessero esserci anche altri sintomi, come rialzo della temperatura (sopra i 37°C), diarrea o uno sfogo cutaneo, sarà meglio portare il bimbo dal pediatra, perché potrebbe trattarsi di una infezione o di un virus.

Quanto durano le coliche

In genere le coliche (ormai comunemente chiamate anche crisi di pianto irritabile) hanno una durata di una-tre ore. Trascorso questo tempo, di solito il bimbo si addormenta stremato. Al di là del momento critico, il bimbo è sereno, mangia normalmente e cresce con regolarità.

10 consigli per le coliche

Fonti: Rivista – Speciale “Primi Anni” – Salute del bebè

Libro – Il pediatra risponde – Fabbri Editori