Quali vantaggi offre l’ecografia tridimensionale (ultimamente fatta anche in 4 dimensioni, che permette cioè di ruotare virtualmente la visione del feto) , rispetto alla tradizionale bidimensionale e in quali casi è indicato il suo utilizzo?
Il successo maggiore di questa nuova tecnologia (è infatti possibile eseguirla solo da qualche anno), riguarda la diagnosi delle malformazioni cardiache e cerebrali del feto che troppo spesso sfuggono all’esame tradizionale. Viene richiesta dal medico curante dopo aver effettuato la tradizionale ecografia morfologica, quando esiste il sospetto di una malformazione e la morfologica non è in grado di chiarire il dubbio.
Tendenzialmente non è giustificato il suo utilizzo a fini spettacolari, senza una reale indicazione medica, anche se si tratta di un esame assolutamente innocuo per il nascituro.
La Barbamamma ha fatto questa ecografia in 3D all’inizio del secondo trimestre. Ci siamo rivolti al Centro Medico Monterosa (tel.02.48001155) che è proprio specializzato in questo. Non c’era un reale motivo (leggi quanto detto sopra) per farla ma avevamo il piacere di tirare fuori 250 Euro e di vedere, decisamente meglio rispetto alla normale morfologica, il nostro frugolino.
Non appena ho cominciato a vedere sul monitor il feto ho trattenuto il fiato fino a quando la dottoressa non ci ha detto che stava benissimo e che cresceva sanissimo. Una emozione indescrivibile.
Ricordo però come se fosse ieri la dottoressa quando mi disse: “Guardi, è ancora troppo presto, ma al 90% sarà un maschietto!”
Certo dottoressa, hai mia provato a suggerire anche i numeri del lotto?
Il 22 Dicembre è poi nata Rebecca, un angioletto sorridente.
Di seguito, alcuni immagini relative alle ecografie tridimensionali della nostra Rebecca