Buonanotte a tutti!

Hai appena passato buona parte della serata a preparare tuo figlio per la notte. Mentre si addormenta fra le tue braccia, lo posi teneramente nella culla, i suoi occhi si spalancano e inizia a gridare a squarciagola. Allora lo prendi in braccio di nuovo e ricomincia tutto!
Una delle cose più frustranti di un bambino che si rifiuta di dormire nella culla è che sai che è comunque esausto – perché anche tu lo sei.

Esiste una panacea per questo eterno problema?

La routine è una buona maestra. Ma riuscire ad averne una non è facile. Ci vuole tempo e molta perseveranza da parte tua. Ma alla fine contribuirà alla serenità della famiglia. Nei primi mesi forse non ha senso stabilire una routine ma, passato il primo anno di età, è necessaria.

Prova a stabilire un’ora fissa per dormire. Quando quest’ora si avvicina, cerca di notare i segnali di stanchezza del tuo bambino. Potrebbe piangere per un periodo prolungato e calmarsi solo quando lo prendi in braccio. O potrebbe sfregarsi gli occhi e tirarsi le orecchie. Cerca di notare ogni segnale, perché se si stanca troppo sarà più difficile farlo stare tranquillo.

Un bagno caldo può essere perfetto per preparare il bambino per la nanna. Puoi provare ad aggiungere qualche goccia di olio essenziale di lavanda, nota per le sue proprietà rilassanti. Oppure del bagnoschiuma speciale per la nanna dei bambini.

Evita i giochi durante il bagnetto della sera perché non si agiti troppo, cosa che avrà l’effetto opposto rispetto alle tue intenzioni! Limitati a strofinarlo per bene con l’acqua calda e il sapone mentre sta sdraiato nella vasca.

Dopo il bagnetto, molti bambini apprezzano un massaggio. Metti della musica soft mentre lo fai.

Puoi fargli un massaggio a secco, senza olio, oppure con dell’olio extravergine di oliva. In questo caso, prima di farlo, mettigliene un po’ nell’incavo del gomito e lascialo per una decina di minuti e controlla che non abbia alcuna reazione allergica.

Se è tutto ok, mettiti un po’ d’olio fra le mani e scaldalo per non raffreddare il bambino. Non avere fretta nel massaggio. Sii lenta. Lui ti farà capire se gli piace o meno. Se non gli piace, termina la sessione e prova di nuovo la sera seguente.

Esistono molti buoni libri sul massaggio dei bambini che ti possono insegnare varie tecniche di massaggio. E vi sono molte organizzazioni che fanno corsi gratuiti. Chiedi al pediatra qualche consiglio.

Dopo il massaggio, fagli una coccola e vestilo per la notte. Mantieni i movimenti lenti e tranquilli, questo lo aiuterà a rimanere calmo.

Ad alcuni bambini piace mangiare qualcosa prima di dormire, e se lo allatti magari si addormenta sul seno. Però è comunque meglio svegliarlo prima di metterlo nella culla perché potrebbe spaventarsi se si dovesse svegliare in un ambiente diverso rispetto a quello in cui si è addormentato.

I neo-genitori, ma anche quelli più esperti, spesso non sanno bene cosa serve a un bimbo per stare bene nella culla. Dovrebbe stare al buio o bisogna lasciargli una luce accesa? Dovrebbe esercì della musica o è meglio il silenzio?

Per molti genitori la soluzione è lasciare una piccola lucina soffusa perché non si spaventi nel caso si svegli. E’ anche una buona idea lasciare della musica, tipo ninnananna, e lasciarla andare. La stessa musica ogni sera lo abituerà ad aspettare l’ora della nanna. I bambini amano la ripetizione, li fa sentire sicuri.

Nessun bambino è troppo piccolo per una ninnananna o una storia della buonanotte. E molti hanno la loro storia preferita che adorano ascoltare ogni sera prima di dormire.

Se si agita quando lo metti nella culla, stai con lui per qualche minuto. Poi, con decisione, digli che è ora di dormire e dagli la buonanotte. Lascia la stanza, ma rimani nelle vicinanze. Se piange torna da lui nella stanza e dagli di nuovo la buonanotte. Non chiacchierare! Se è in piedi, fallo sdraiare. Molto probabilmente cercherà di rimettersi in piedi! Lascia la stanza di nuovo.

Ogni volta aspetta un po’ più a lungo prima di rientrare. Può essere una buona idea muoverti nelle vicinanze, ma non nella stessa stanza, e fargli sapere che sei vicina. Potresti mormorare una ninnananna o chiacchierare con il tuo compagno. Evita il silenzio totale in casa. I bambini devono imparare a dormire anche se c’è rumore.

Se diventa molto stressato, torna da lui e consolalo con un abbraccio. Poi rimettilo subito sdraiato. Può essere molto difficile trattenersi dal prenderlo in braccio. Ma stai tranquilla, alla fine si addormenterà.

In passato abbiamo parlato anche del famoso metodo “Fate la nanna” di Eduard Estivill ma, opinione personale, lo sconsigliamo. Se un bambino piccolo piange, c’è un motivo e non sta facendo finta o dei capricci. Non è questione di traumatizzarlo o meno. Se piange devi andare da lui. Lascia magari passare del tempo tra un pianto e l’altro ma se non smette vai da lui.

Se riesci, anche emotivamente, a distaccarti un pochino da tuo figlio quando lo metti a letto vedrai che, progressivamente, le cose andaranno meglio. Molti saranno felici di sdraiarsi* e si addormenteranno subito, una volta stabilita la routine. Come risultato, avrai un bambino e un’intera famiglia più felici!

Buonanotte!

*Nostra figlia (che adesso ha però 5 anni) va a letto tutte le sere alla stessa ora. Non è stato facile ma ormai è una routine consolidata. Sa che dopo cena può giocare un pochino o guardare 2 cartoni animati ma poi è l’ora di andare in bagno, lavarsi i denti, fare pipì e andare a letto. E ormai lo fa con naturalezza.
Abbiamo cercato di fare così fin dai primi anni di vita.