Parlo dei topinambur che probabilmente avrai già mangiato, senza saperlo, nella bagna cauda e nella fonduta.
Questa pera di terra o tartufo di canna (vanta dei nomi niente male) appartiene alla famiglia dei tuberi ed ha il vantaggio di essere ricco di inulina (un toccasana per i diabetici, grazie al contenuto di fruttosio, ma valida anche per i bebè grazie al potere vagamente lassativo).
A tutto ciò si aggiungono un sacco di sali minerali e la possibilità di introdurlo per i piccoli affamati già nei primi mesi dello svezzamento (circa al settimo mese). I tuberi di topinambur si raccolgono di inverno e sono un cibo sicuramente natalizio 🙂
La ricetta di oggi funziona per due, nel senso che il cucchiaino si è sdoppiato e ha deciso di mettersi all’opera sia per il bebè sia per mamma&papà.
Nel primo caso ha giocato con la sogliola in un cestello di bambù, poi ha voluto fare le cose serie e per la vellutata si è unito a nocciole e bottarga di muggine
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Purè di topin&sogliola
Vellutata di topinambur, nocciole e bottarga