acido folico
In Gravidanza

Acido folico in gravidanza

Se la donna assume l’acido folico in giuste quantità ancora prima che la gravidanza inizi e per tutto il primo trimestre, diminuisce il pericolo di seri problemi al bimbo in formazione.

L’acido folico infatti, influisce direttamente sulla crescita del bimbo nel pancione. Questa vitamina agisce sullo sviluppo e sulla maturazione delle cellule, come i globuli rossi, aiuta la formazione degli aminoacidi, i costituenti delle proteine, e regola l’attività dei neuroni (le cellule del sistema nervoso). In più partecipa alla sintesi del DNA, la sostanza responsabile della trasmissione dei caratteri ereditari.

Una carenza di acido folico può determinare problemi nell’accrescimento fetale e, nei casi più severi, anemia nella madre e nel feto.

Come se non bastasse, la mancanza di acido folico nelle prime fasi della gravidanza, aumenta fortemente il rischio di malformazioni.

E dunque consigliabile assumere un supplemento di acido folico almeno nel mese precedente al concepimente e durante i primi mesi di gravidanza. Non essendo prodotto dal nostro organismo, deve essere assunto con il cibo. Il nome “folico”, deriva da “foglia”, dato che questa vitamina (B9) è contenuta soprattutto negli ortaggi a foglia verde.

Sotto quindi con cavoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, broccoli, asparagi, cetrioli, spinaci, erbette, fagioli, lenticchie, piselli, soia, ceci, riso frumento, orzo, germe di grano, arance, limoni, kiwi, lievito di birra, frutta secca e semi oleosi.

Tra gli alimenti invece di origine animale, quello che ne contiene quantità più elevate è il fegato, che tuttavia non va consumato in eccesso perché è ricco di colesterolo.

Fonte: Rivista Mensile “Bimbi sani e belli”