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In Gravidanza

In gravidanza: attenzione ai farmaci

E se è la futura mamma a prendersi un raffreddore, che cosa deve fare? Può prendere delle medicine?

Uno dei timori della madre in gravidanza è proprio quello di assumere, senza saperlo, delle sostanze che possano danneggiare il bambino. Nel caso delle medicine, c’è naturalmente una sola persona che può dire se e quali farmaci prendere in caso di raffreddore, o di qualunque altro malanno, ed è il proprio medico (non i parenti, gli amici e conoscenti).

E’ molto importante che la donna si consulti con il proprio dottore o ginecologo prima di ingerire qualsiasi farmaco: una sostanza che assumeva abitualmente prima della gravidanza, in apparenza del tutto innocua, può risultare invece pericolosa per la salute del feto durante la gestazione. E’ importante sottolineare che tra questi farmaci ve ne sono alcuni francamente insospettabili, come l’aspirina (leggi: “Si possono prendere le aspirine in gravidanza?“), alcuni calmanti, semplici prodotti contro il mal di mare.
Non è ancora chiaro quali possano essere gli effetti dell’aspirina sul feto. Alcuni studiosi però sostengono che sia direttamente o indirettamente responsabile di certi problemi al cuore del feto o di emorragie che possano colpire sia la mamma che il bambino (anche dopo la nascita).

Tra le sostanze a rischio, com’è noto, ci sono alcuni antibiotici che agiscono direttamente sullo sviluppo fetale. Possono provocare conseguenze diverse: macchie permanenti sui denti, problemi all’udito, danni irreversibili dello sviluppo del sistema nervoso e così via.

Per fortuna invece possiamo usare la penicillina e i suoi potenti derivati e altri 3 o 4 antibiotici molto attivi.

Gli esperti consigliano di evitare che anche gli antistaminici, gli sciroppi per la tosse e persino semplici decongestionanti per il naso. Seono prodotti che inseriscono nell’organismo sostanze estranee, che arrivano attraverso la placenta anche al feto. I lassativi e i diuretici, invece, non sono un pericolo, ma vanno assunti con moderazione e con molta attenzione. Lo stesso discorso riguarda i sonniferi, i calmanti e i tranquillanti.

Insomma, come si vede, sbagliare è facile e il consiglio più utile (è bene non stancarsi di ripeterlo) è quello di chiedere sempre al medico come muoversi.