Primi mesi

Consigli alle nonne

Come sempre, è agli esperti che la madre deve fare riferimento, evitando di dar retta a tutto quello che sentirà dire da amici e parenti, i quali si basano spesso su esperienze personali che non fanno testo, o su situazioni diverse, o lontane nel tempo.

In proposito l’Associazione Internazionale per l’Educazione sulla Nascita ha pubblicato negli Stati Uniti un divertente opuscoletto dedicato alle nonne. Comincia così: “Complimenti! Vostra figlia (o vostra nuora) ha scelto di allattare al seno il neonato: lei ne deve essere molto orgogliosa”. Dopo aver magnificato le virtù del  latte materno, l’opuscoletto suggerisce cortesemente alle nonne di non pronunciare mai le seguenti frasi: “Sei sicura di avere abbastanza latte?” oppure: “Il tuo latte sembra molto magro” (il latte materno appare diverso dal latte di mucca perché è adatto al neonato umano, che notoriamente non è un vitello): “Ma stai di nuovo allattando?” (il latte materno viene digerito più facilmente e rapidamente, quindi il bambino ha la necessità di essere nutrito più volte al giorno, ogni 2-3 ore, anche 10 volte al giorno: è lui che guida). “Un po’ di latte in polvere non gli fa male: il bambino deve abituarsi al biberon. Altrimenti ti sfinisci” (i bambini devono assuefarsi all’allattamento al seno: passare dal seno al biberon può confonderli, dal momento che il modo di succhiare è diverso e richiede diversi tipi di muscoli. Quando il rifornimento materno è ben collaudato, dopo circa 6 settimane si può occasionalmente dare una poppata di latte non materno se la madre si deve assentare per più di un paio d’ore, ma è bene evitarlo fino ad allora). “Dei cereali possono aiutarlo a dormire meglio di notte” (rispetto al latte, i cerali sono un cibo di qualità inferiore, e l’apparato digerente del piccolo non è pronto a digerire alimenti solidi fino all’età di 4-6 mesi: i medici oggi consigliano di aspettare fino a quella età). “Io avevo cercato di allattare, ma il mio latte si è prosciugato” (certe condizioni del passato, come pesanti interventi per il parto, la separazione della madre dal bambino, certi schemi erronei e l mancanza di supporti oggi presenti, possono aver abbreviato l’allattamento; ma oggi una madre può usufruire di molti vantaggi e conoscente che una volta non esistevano).

Un ultimo consiglio. A volte il bambino non riesce ad alimentarsi perché la deglutizione gli provoca dolore (otalgia): succhia per un po’, poi piange o rimette il latte, e non riesce a finire la poppata. In questi casi è bene rivolgersi al pediatra e non precipitarsi a dargli del latte artificiale come spesso consigliano amici o parenti, convincendo la madre a pensare che il suo latte sia pesante. Il latte materno, è inutile ricordarlo, non solo è l’alimento ideale per il neonato, ma anche quello più digeribile.

Ora però raccontaci e commenta questo articolo: a te cosa hanno detto durante la gravidanza o dopo il parto che hai scoperto essere poi ridicolo, assurdo o non appropriato?