giocare con i bambini
Primi mesi

Il gioco e i bambini

Il gioco è per i bambini, anche i piccoli, il più naturale e stimolante degli allenamenti.
Inoltre, si rivela prezioso non solo per lo sviluppo dell’intelligenza e della fantasia, ma anche per i sensi, in particolare, tatto, vista e udito. Ma quale sarà il suo primo gioco? La sua voce. Marcello Bernardi, noto pediatra ed educatore, scriveva che il balbettamento… è un gioco che diverte non solo il bambino, ma anche gli altri. E specialmente i genitori. Arriva il momento in cui il piccino si accorge di questa realtà e allora non gli pare vero di poter mostrare le sue abilità. Sarà quindi la sua prima forma di gioco che si evolverà insieme al suo sviluppo psicomotorio, mese dopo mese, progresso dopo progresso.

Scopriamo alcune delle diverse tappe che, tipicamente, percorrono i nostri bambini.

DA QUATTRO A OTTO MESI

Il bimbo esercita un ottimo controllo sui movimenti di mani e piedi che porta alla bocca con straordinaria agilità fino a succhiarsi l’alluce. A sei mesi prende tra le mani quanto gli si porge, a sette si diverte a sbattere fra di loro due oggetti per verificare che il rumore ne scaturisca e pronuncia le sue prime sillabe in modo forte e chiaro “Ba”, “Da”, “Ca”… Suoni che a otto mesi si evolvono nel compiere l’associazione “Pa-pa”, “Ba-ba” che i bambini pronunciano insieme e intenzionalmente.
In questo periodo il bambino si diverte molto ad avere tra le mani un oggetto, a studiarselo, a succhiarlo e, magari, a gettarlo per terra per farselo porgere nuovamente, ripetutamente, da capo ogni volta. In realtà compie i suoi esperimenti sulla forza di gravità.
Tutto quanto fa rumore è bellissimo, soprattutto se è il bimbo stesso a scatenarlo. Quindi cosa c’è di meglio per lui di un pentolino, un coperchio e un mestolo di legno? Anche la carta suscita in lui un certo fascino: infatti, strappare i fogli è per i piccoli, fonte di grande divertimento. Questo gioco, in apparenza banale, affina la manualità: ideali i fogli di carta velina facili da rompere e piacevoli al tatto. Da evitare, invece, i giornali oppure la carta crespa colorata, entrami lasciano tracce d’inchiostro.

DA OTTO A DIECI MESI

Il bambino inizia a stare seduto senza appoggio per vari minuti e può cercare di spostarsi lateralmente per afferrare i suoi giocattoli. Se uno cade, si sporge per vedere dove sia finito e – grande traguardo! – riesce a concentrarsi anche fino a un minuto per osservarlo.
A nove mesi il bambino è reattivo e colmo di aspettative quando sente canzoncine e filastrocche, verso i dieci/undici mesi comincia a indicare gli oggetti riconoscendoli, su preciso invito, lo incuriosiscono le figure che trova su i libri, è un simpatico giocherellone, ama gli scherzi, ma si arrabbia molto se, di sorpresa, gli si toglie di mano un giocattolo. Si diverte con i giochi che galleggiano nella vasca da bagno, questa attività lo diverte e contemporaneamente – specie se è iun bimbo vivave – lo rilassa per effetto del contatto con l’acqua.
Scopre anche il gioco con la palla che non riesce ad afferrare al volo, ma che spinge con le mani facendola rotolare per terra e si avvicina così, in questo modo, all’idea di causa-effetto.
Infine, quando cerca di aprire e chiudere i cassetti inizia ad elaborare il concetto della “permanenza dell’oggetto”, ossia impara che le cose continuano a esistere anche se non le vede, è l’inizio di un percorso che lo porterà a capire che quando non sono con lui le persone care, come la mamma, non spariscono, ma sono altrove.
Verso il primo compleanno quando il bambino tenta di infilare un oggetto dentro l’altro (cerca di inserire un cubo dentro un foro o una pallina in un quadrato) gioca, ma prende anche confidenza con i concetti base di grande-piccolo e di uguale diverso.

Volendo raggruppare i possibili giochi in categorie…

  • GLI ATTIVI: offrono al bambino l’opportunità di far esercizio fisico, sviluppando fasce muscolari, il coordinamento mano-occhio, la destrezza e l’equilibrio.
    Fanno parte della categoria: palle, giochi da trainare, triciclo.
  • I CREATIVI: stimolano l’immaginazione, sorprendono il bimbo inducendolo a pensare, a trovare soluzioni inedite e a esprimersi in modo personale. Costruzioni, bambole, specchi, strumenti musicali e marionette sono parte di questa classe.
  • GLI EDUCATIVI: aiutano lo sviluppo mentale del piccolo affinando una o più abilità contemporaneamente, sono rappresentati da costruzioni, puzzle, libricini.