Primi mesi

Il soffio al cuore

soffio al cuoreIl soffio al cuore è una di quelle poche cose in grado di spaventare davvero la mamma. Apprendere che il proprio bambino ha problemi di cuore in effetti non è una bella notizia.

Bisogna sapere però che il soffio al cuore interessa 5000 bambini ogni anno, ma nella maggior parte dei casi si tratta di soffi innocenti (detti anche “soffi funzionali”). Si manifesta come un rumore particolare dovuto al passaggio del sangue attraverso le valvole cardiache.

Questo disturbo è abbastanza comune, nel neonato.

Tuttavia, se il disturbo persiste, si effettuerà un ecocardiogramma (un’ecografia al cuore). Nel 90% dei casi il soffio al cuore è innocuo, ma alcuni bambini manifestano un restringimento in una valvola cardiaca o attorno al cuore, o tral e cavità tra le due camere cardiache, ma anche in questi casi, l’intervento chirurgico è molto improbabile.

Il problema è più serio se il colorito del bambino appare bluastro o se il piccolo sembra particolarmente sofferente. Nella maggior parte dei casi, il problema si risolve da solo.

I soffi cardiaci sono classificabili in soffi sistolici (la sistole è la fase di contrazione del muscolo cardiaco) e in soffi diastolici la diastole è la fase di rilasciamento del muscolo cardiaco).
L’intensità del soffio cardiaco può andare da 1 a 6 a seconda di cosa si verifica durante l’ascolto da parte del medico. Il soffio infatti può essere:

  1. appena percepibile;
  2. di media intensità;
  3. forte ma senza fremito (il fremito è un reperto palpatorio apprezzabile con la mano senza l’utilizzo dello stetoscopio);
  4. forte con fremito;
  5. molto forte ( ma che ancora necessita dello stetoscopio appoggiato al torace per essere udito);
  6. così forte che il soffio può essere udito con lo stetoscopio staccato dal torace.

Chi sta scrivendo in questo momento ha un soffietto al cuore fin da bambino che non gli ha mai recato alcun problema, nemmeno in casi di stress psico fisico esagerato (come attività sportive o assistere ad un parto 😉 ).