In Gravidanza

Cibo spazzatura in gravidanza potrebbe avere conseguenze sul bambino anche a lungo termine

cibo spazzaturaSecondo dei ricercatori britannici, una dieta poco salutare durante la gravidanza potrebbe aumentare, nel tuo futuro figlio, il rischio di obesità , alti livelli di colesterolo e glicemia. Durante alcuni test eseguiti sui ratti, un team del Royal Veterinary College ha nutrito un gruppo di femmine con cibi “spazzatura” (detti anche “junk food”) quali ciambelle, muffin, biscotti, patatine e caramelle durante la gravidanza e l’allattamento, nutrendo allo stesso tempo un altro gruppo di cavie con una dieta regolare.

I ricercatori hanno poi confrontato i piccoli nati dai due gruppi di ratti e hanno scoperto che quelli nati dalle madri nutrite con cibo spazzatura avevano alti livelli di colesterolo e trigliceridi, un grasso che si trova nel sangue. Colesterolo e trigliceridi alti aumentano il rischio di malattie cardiache.

I piccoli avevano inoltre alti livelli di glucosio e insulina, che aumentano il rischio del diabete di tipo 2.

Questi ratti, per tutto il periodo dell’adolescenza e dell’età adulta, restavano più grassi rispetto a quelli nati da madri che avevano seguito una dieta più salutare durante la gravidanza e l’allattamento.

Lo studio è stato pubblicato nell’ultimo numero del The Journal of Physiology (giugno 2008).

“Sembra che la dieta di una mamma in gravidanza o durante l’allattamento sia molto importante per la salute a lungo termine del figlio,” ha dichiarato la Dottoressa Stephanie Bayol, coautrice dello studio. “Noi diciamo sempre che sei ciò che mangi. Ma forse dovremmo dire che sei ciò che mangiava tua madre. Questo non significa che l’obesità e la salute cagionevole siano inevitabili, ed è importante che ci prendiamo cura di noi stessi e viviamo una vita sana. Ma significa che una donna incinta deve mangiare in modo responsabile.”

Benché lo studio sia stato condotto solo sui ratti, i risultati sono facilmente applicabili agli esseri umani, ha aggiunto il Professor Nei Stickland, coautore dello studio.

“Molti dei sistemi biologici fondamentali degli umani sono simili a quelli dei ratti, per cui si può credere che gli effetti che vediamo nei ratti si possano ripetere negli esseri umani. La nostra ricerca si collega agli studi epidemiologici che mettono in relazione il peso dei bambini a quelli dei genitori,” ha dichiarato Stickland.

Fonte: HealthDay News