Come evitare che il rientro dalle vacanze sia traumatico?
Innanzitutto, riempiendolo di allegria, felicità.
In che modo?
Radicando nei bambini il concetto che esiste un filo rosso che lega i momenti di riposo da quelli dell’impegno scolastico e gli uni e gli altri sono complementari.
Come tradurre nella pratica questo consiglio?
Vi sono 5 tappe che aiutano a realizzarlo. Come insegnava il Piccolo Principe, i riti creano legami:
- Mantenere costantemente i contatti con i compagni di scuola, attraverso whatsapp, email, d anche con le cartoline (sì, si usano ancora!!) che raccontano i nostri viaggi. L’educazione alle relazioni umane vale quanto quella scolastica;
- Aiutare i figli a creare un album delle vacanze, con foto, filmati, piccoli diari e appunti di viaggio, da condividere con gli amici;
- Organizzare momenti ludici tra i bambini, prima dell’incontro nell’aula. Una famiglia più sensibile può ospitare una riunione allegra e spensierata, che serve a “alleggerire” il rientro fra i banchi. Sarebbe utile creare un tessuto connettivo anche fra le famiglie, con rapporti amichevoli fra i genitori, con l’obiettivo di stimolare uno “spirito di corpo”.
- La prima comunità educante sono le famiglie; è dunque importante che esse interagiscano: potrebbe essere stimolante decidere di andare tutti insieme, un gruppo di compagni di scuola e di genitori, ad acquistare libri, quaderni e materiale scolastico.
- Rendere allegro e memorabile il primo giorno di scuola. Organizzare una festa, dei giochi, una maratona di dolci e leccornie con la complicità degli insegnanti ed il coinvolgimento di tutti gli alunni (affinché non ci sia nessuno che si senta escluso).