Ciascuno di noi genitori vive con apprensione la crescita e lo sviluppo dei propri figli: si cerca di dargli il meglio, di proteggerli da tutto, quando andiamo in giro con il passeggino, quando il bimbo vaga per casa si ricoprono tutti gli spigoli con protezioni di gomma, si mettono tutti i flaconi di solventi vari al riparo, si controlla che non guardino programmi in tv non adatti, che si comporti bene con gli amichetti e chi più ne ha più ne metta.
Se però poi la minaccia arriva dal latte… siamo fritti.
In Cina lo scandalo della melamina, sostanza utilizzata per colla e fertilizzanti, colpisce anche il latte liquido (oltre a quello in polvere). E’ notizia di settimana scorsa ma il tam tam sta continuando in modo pesante.
Qualsi il 10% dei prodotti venduti da tre delle principali aziende casearie cinesi sono contaminate da melamina. Lo hanno rivelato le ultime indagini effettuate dal massimo organo di qualità di Pechino che ha effettuato analisi sulla Bright, la Mengniu e la Yili. Quest’ultima, peraltro, era sponsor ufficiale di Pechino 2008 e distribuiva il latte alle olimpiadi.
Cosa??? E’ possibile? Uno sponsor ufficiale delle Olimpiadi che avvelena le persone con i suoi prodotti?? Purtroppo è possibile.
Lo scandalo, che ha già portato a degli arresti, torna a gettare ombre sui controlli di qualità cinesi, anche se Pechino ha promesso “pene durissime” per i responsabili della nuova allerta sanitario. La legge cinese prevede anche la pena di morte per chi mette a rischio la salute pubblica.
La cosa però sinceramente non mi tranquillizza: ieri a Striscia la Notizia hanno documentato come, alcuni prodotti cinesi, dei biscotti nello specifico, siano già entrati nel nostro paese. Okay, non è il latte in polvere che diamo ai nostri bebè, ma i biscotti sono fatti anche loro con il latte e può essere che contengano la melamina.
Speriamo che i NAS intervengano e ci tutelino. Detto questo, non possiamo dimenticare però che in Cina ci sono già oltre 53.000 intossicati tra cui tanti bambini 🙁