termoculla
Primi mesi

L’incubatrice o termoculla

Ti sarà già capitato di andare in ospedale a trovare una tua amica che ha partorito e vedere i bambini dentro delle apparecchiature trasparenti. A che cosa servono?

Da molto tempo è stata riconosciuta l’importanza di evitare l’ipotermia (bassa temperatura) del neonato.
Già alla fine del 19° secolo è stata creata a questo scopo una apparecchiatura chiamata incubatrice. Oggi il termine incubatrice è stato sostituito da quello di termoculla.
Nelle termoculla viene accolto il neonato appena dopo la nascita, per un graduale adattamento all’ambiente extra -uterino.
La termoculla oggi ha raggiunto un notevole grado di perfezionamento. Essa è costituita da varie componenti:

  • Il piano d’appoggio, ricoperto da un materassino lavabile ed antidecubito, è sollevabile sia dalla parte del capo che dei piedi per modificare se necessario la posizione del neonato.
  • La cupola di plexiglass, che racchiude il neonato isolandolo dall’ambiente esterno, è provvista di oblò apribili su almeno tre lati per consentire un facile accesso, per le manovre mediche ed infermieristiche.
  • Il carrello sul quale appoggia la termoculla , che consente l’eventuale spostamento del neonato nell’ambito della nursery, o in luoghi adiacenti.

La termoculla è provvista di dispositivi di controllo automatici, con allarmi per la temperatura e l’umidità, che possono essere modificate secondo le necessità del neonato.
L’ingresso dell’aria avviene attraverso dei filtri per ridurre gli inquinamenti ambientali (pulviscolo, germi, ecc.).
L’eventuale erogazione di ossigeno è dosata con dei regolatori di flusso e l’ossigeno è umidificato e riscaldato per migliorarne la tollerabilità.

L’uso abituale delle termoculle in neonatologia ha migliorato considerevolmente la qualità dell’assistenza dei neonati.

A rischio, perché nati molto prima del termine della gravidanza o perché nati di peso molto basso.

infant warmerInfant Warmer
Da tempo nelle divisioni di patologia neonatale l’Infant Warmer è utilizzato per l’assistenza del neonato patologico, come alternativa alla termoculla.
L’ Infant Warmer è costituito da un piano d’appoggio, munito di carrello, riscaldato da un pannello radiante posto ad una altezza prestabilita.
In alcuni modelli più recenti anche il materassino su cui viene appoggiato il neonato è riscaldato per mantenere una temperatura più costante su tutta la superficie cutanea.

L’I.W. è particolarmente adatto per l’assistenza dopo il parto, per la rianimazione neonatale, per manovre operative speciali come l’incannulazione dei vasi ombelicali o per piccoli interventi chirurgici.
Poiché il neonato si raffredda facilmente, se non adeguatamente riscaldato, si applica sulla cute un sensore che collegato ad un termostato consente un controllo automatico della temperatura cutanea.