Siamo stati a Zanzibar le prime due settimane di agosto. 8 ore di volo con partenza da Milano, volo diretto su Zanzibar all’andata mentre tappa a Mombasa (Kenya) al ritorno.
Abbiamo volato con Meridiana e sconsigliamo questo operatore per la poca affidabilità (al rientro 10 ore di ritardo, su due viaggi fatti con questa compagnia, abbiamo totalizzato 26 ore di ritardo…).
Zanzibar è un’isola africana dai tanti contrasti: la parte nord-est è una colata unica di villaggi turistici e resort prettamente italiani (zona di Kiwengwa) mentre la parte sud-est è più selvaggia e spartana (zona di Paje). In altre parole: a Nord troverai migliaia di italiani, al Sud, pochini.
La parte ovest dell’isola, quella che affaccia sulla Tanzania, è invece poco popolata.
Abbiamo deciso fin dall’inizio di non fare 2 settimane nello stesso posto ma di girare almeno tra i due maggiori centri turistici, Paje e Kiwengwa. Con il senno di poi un terzo posto ci sarebbe stato tutto.
Gli spostamenti sono tutti sicuri, non ci siamo mai sentiti in pericolo per qualche ragione.
Ci sono diverse escursioni da fare e le consigliamo tutte, non fosse altro che altrimenti ti aspetta una “semplice” vita da mare fatta di sole, sabbia e, appunto, mare. A noi la vita un po’ troppo “statica” va stretta e quindi abbiamo cercato di girare il più possibile. Di seguito troverai dei link con foto e video dei tour che potrai fare tranquillamente anche con i tuoi bambini.
Prima di partire per Zanzibar leggerai in rete peste e corna dei “Beach Boys“, i ragazzi che sostano lungo le spiagge a caccia di turisti. A Kiwengwa erano impressionanti e anche un filo fastidiosi, mentre a Paje molti meno e più tranquilli.
Ad ogni buon conto è tutta brava gente: ci siamo sempre affidati a loro piuttosto che alle escursioni organizzate dai vari resort, sia perchè costano meno sia perchè…erano più simpatici.
Possono dare fastidio, è normale, ma se ti metti nei loro panni… faresti lo stesso.
Il tempo è stato sempre molto variabile. Agosto coincide con la fine del loro inverno e, sebbene ci siano comunque sempre 30 gradi, non sono stati rari i piovaschi improvvisi o le nuvole che coprivano il cielo. Niente di drammatico ma se ti piace stare sdraiato per 8 ore sul lettino almeno lo sai in anticipo 🙂
L’isola è mediamente sempre ventilata e si sta benissimo.
Paga sempre in dollari, ti conviene. Cambiali prima in Italia.
Ah: non comperare le stecche di sigarette in spiaggia. Costano molto meno in areoporto (20-25 dollari!).
Portati uno spray antizanzare per la sera: sono ben peggio quelle di Milano ma prevenire è meglio che curare.
Portati anche delle scarpette per camminare in acqua: ci sono un sacco di ricci di mare. Compra quelle tutte chiuse.
Non dovresti avere mai problemi di sorta con l’elettricità ma se ti porti un adattatore per prese elettriche inglesi vai sul sicuro.
Internet l’abbiamo sempre trovato ovunque. E funzionante.
Si mangia sempre molto speziato. Curry come se piovesse. Non morirai mai di fame (come del resto nemmeno loro: a differenza di tanti altri paesi africani, qui da mangiare ce l’hanno. Vivranno in condizioni non ottimali ma a Zanzibar nessuno muore di fame).
Portati i fermenti lattici e qualcosa nel caso, diciamo così, dovessi andare in bagno più del dovuto. Fidati…
Di questa vacanza promuoviamo: le spiagge borotalco di Paje (vedi la nostra recensione sul Cristal Resort), i silenzi delle notti a Paje, le stelle marine di Kiwengwa, le tartarughe di Prison Island, il tramonto visto da Kendwa (a proposito, se vuoi scegliere un villaggio turistico, tra Kiwengwa e Kewnda, preferirei quest’ultimo, magari l’Eden Village che non mi sembrava male).
Bocciamo invece: Meridiana come vettore, l’assenza di pesci nel mare, la spiaggia non spiaggia di Kiwengwa (soprattutto quella davanti al Sultan Sands – Blu Bay – Veratur, mentre quella del Bravo era un po’ meglio), le 100€ a testa per entrare e uscire da Zanzibar che si pagano in areoporto, il vento troppo debole (<15 nodi) per fare kitesurf come si deve, la sporcizia ovunque (i locali gettano la spazzatura dove capita).
Di seguito le recensioni delle due strutture dove abbiamo dormito e alcune delle escursioni più gettonate sull’isola:
Una bella sistemazione in un ambiente spartano e informale. Se ti piace stare tutto il giorno a piedi scalzi e camminare sulla sabbia borotalco, questo è il posto che fa per te.
Sultan Sands, Kiwengwa
Resort a 4 stelle ben curato. Non c’è animazione di alcun tipo se non un breve spettacolo serale durante la cena. Se ti piace stare lontano dai giochi aperitivo, spettacoli in anfiteatro e tornei di calcetto, è il posto che fa per te.
Prison Island, Stone Town
[Ristorante “The Rock”
La spiaggia di Paje in motorino
Baia di Nungwi e il tramonto di Kendwa
Blu Day o Blu Safari: sabbia, sole e mare
Giro sui Quad
Non abbiamo fatto l’escursione per l’avvistamento dei delfini (che ci hanno detto essere molto bella), la visita di Stone Town (sinceramente? Non c’è molto da visitare…) e il tour delle spezie, dove visiterai una piantagione doce si producono chiodi di garofalo, pepe nero, noce moscata, vaniglia, cannella e tante altre varietà di spezie.
Mi congedo con qualche foto.
Jambo!