Primi mesi

L’intelligenza del cuore

l'intelligenza del cuorePerchè si tiene il bebè con il capo a sinistra? Perchè lo culla? Ecco 2 risposte interessanti! 🙂

Istintivamente, le madri e i padri tendono a prendere in braccio il figlio mettendolo con la testa a sinistra: in questa posizione il bimbo ascolterà il battito cardiaco, che ha costituito il sottofondo sonoro della sua esistenza intrauterina. Ma c’è di più: tenendo il piccolo in questa porzione del campo visivo, si attiva proprio l’emisfero cerebrale destro, quello che governa l’universo delle relazioni affettive e potenzia l’empatia, cioè la capacità di creare un legame intenso, una profonda consonanza emotiva.

Insomma, in chi è divenuto genitore, scatta spontanea una sorta di "intelligenza del cuore" che ne guida i comportamenti secondo una logica molto particolare: quella dei sentimenti. Un meccanismo a di poco stupefacente, che lo psicologo Massimo Ammaniti, nel libro "Pensare per due. Nella mente delle madri", chiarisce così: "Se si potesse andare letteralmente a guardare dentro la testa delle madri, si potrebbe constatare la particolare attività dell’emisfero destro nell’accudimento dei figli e la sua importanza nello sviluppo dell’amore materno".

Ed ecco perchè, non appena il bimbo piange, tendiamo ad accarezzarlo, a offrirgli il dito perchè lo stringa nel pugnetto come solo lui sa fare, oppure a prenderlo in braccio, a massaggiorlo delicatamente o a offrirgli il seno: tutte esperienze che richiamano l’intensa stimolazione cutanea cui il piccolo era già avezzo nel grembo, e si accompagnano a una sinfonia di impressioni olfattive e gustative che evocano in lui le atmosfere sensoriali dei suoi primi nove mesi.

E, ancora, domandiamoci perchè quando lo culliamo il neonato lo dondoliamo dolcemente: quell’oscillazione ritmica riproduce l’ondeggiamento che il suo corpicino avvertiva nel liquido amniotico in sincronia con le movenze materne.

Fonte: il libro "Non leggete libri per crescere i vostri bambini"