In Gravidanza

La nausea può dipendere da un batterio

nauseaPur essendo uno dei fastidi più comuni, non si è ancora riusciti a spiegare come e perché in gravidanza compaia la nausea.
Può presentarsi nei primi mesi, ritornare negli ultimi tempi o accompagnare tutta la gestazione; viene più spesso al mattino, ma anche in altri momenti della giornata e, soprattutto, può essere leggera o molto forte, tanto da ostacolare la corretta nutrizione della futura mamma.

Sono stati svolti parecchi studi per verificare le varie ipotesi.

Alcune di queste collegano la nausea a uno stato di profonda ansia della donna, altre a un’alimentazione sbilanciata prima della gravidanza o a un meccanismo di protezione del feto o, ancora, alla presenza dell’Helicobacter pylori, il batterio ritenuto la causa principale dei disturbi gastrointestinali. Sino a oggi, tuttavia, l’unico dato certo è che la nausea è dovuta a una concomitanza di più fattori.

La nausea in gravidanza è sicuramente collegata ai cambiamenti ormonali tipici di quetso periodo, che hanno la funzione di modificare il corpo della gestante per creare le condizioni più adatte allo sviluppo del feto. In particolare, la comparsa del disturbo è influenzata dall’aumento dei livelli di HGG, un ormone prodotto in grandi quantità dalla cellula fecondata non appena si annida nell’utero.

Questa sostanza, avendo un’azione simile a quella degli ormoni della tiroide, ha un’influenza anche sull’apparato digerente, poiché modifica l’attività e la motilità dello stomaco e dell’intestino.

I valori di HGG nel sangue materno aumentano sino alla 11° – 14° settimana, poi restano stabili fino al termine della gestazione. Questo ormone, quindi, oltre a influire sull’attività di stomaco e intestino, è presente in abbondanza all’inizio dell’attesa, proprio quando gli episodi di nausea sono più frequenti.

Secondo alcuni medici la nausea sarebbe un meccanismo di protezione nei confronti del feto. Questa teoria e supportata da diversi studi americani che hanno ricercato un legame tra gli alimenti che più favoriscono la nausea nelle donne in attesa e i loro potenziali effetti sul feto. Si è visto che nausea e vomito inducono la futura mamma a non ingerire sostanze che potrebbero risultare dannose per il feto come, per esempio, il fumo e gli alcolici, sostanze che, se bevute in grande quantità, possono creare problemi al bimbo. Gli studi hanno evidenziato, poi, che molte gestanti consumano meno alimenti di origine animale perché provocano nausea: si tratta di cibi potenzialmente rischiosi, poiché possono contenere parassiti o tossine dannosi al feto.