FASE UNO DEL TRAVAGLIO
Quando inizi a pensare che stai per entrare in travaglio, è ora di pianificare. Fallo presente al medico e assicurati che il tuo compagno possa accompagnarti all’ospedale quando le contrazioni iniziano ad essere più frequenti.
Appena iniziano le contrazioni, molte donne vorrebbero correre all’ospedale. Molto dottori chiedono invece di aspettare fino a che non abbiano raggiunto una certa frequenza. Dovresti discutere con il tuo medico sul momento giusto per andare all’ospedale.
Molti medici consigliano di camminare. Se non puoi camminare, dovresti stare seduta dritta. In ogni caso, non è il momento di andare a letto perché questo rallenta il travaglio. La forza di gravità aiuta ad accelerare le cose.
Appena arrivi all’ospedale, dovrai passare attraverso l’accettazione e sarai preparata per il travaglio. Questo includerà il monitoraggio sia tuo che del bambino. E’ probabile che le acque si siano già rotte. Se non è ancora avvenuto, a seconda della dilatazione raggiunta, il medico potrebbe rompere le acque. Potresti o meno aver depilato la zona perineale e dover fare un clistere. Lo avrai stabilito con il medico in anticipo.
Verso la fine della prima fase del travaglio, entrerai in transizione, quando le contrazioni si fanno frequenti e possono essere molto intense. La cervice si dilata da otto a dieci centimentri. E’ normale sentire brividi, freddo, caldo, essere irritabili e avere la nausea.
Molto donne hanno l’istinto di spingere in questa fase. Tuttavia, non puoi iniziare a spingere fino a che la cervice non ha raggiunto i dieci centimetri. Spingendo troppo presto puoi strappare la cervice o farla gonfiare.
FASE DUE DEL TRAVAGLIO
La fase due inizia quando la cervice è completamente dilatata. Le donne sono incoraggiate a non spingere fino a che non riescono più a resistere.
Spingere può essere faticoso, e può durare pochi minuti ma anche alcune ore. Dovrebbero insegnarti a trattenere il respiro e a fare pressione mentre spingi. Le spinte di solito durano cinque – otto secondi.
Quando compare la testa del bambino, potrebbero dirti di smettere di spingere. Questo per permettere al dottore di fare un’episiotomia se ritiene che vi sia il rischio di strappare il tessuto perineale.
Una volta uscita la testa, dovrai spingere per far uscire le spalle. Il resto del bambino uscirà praticamente da solo. Potrebbe esserci un flusso di acqua durante il parto.
Verrà poi tagliato il cordone ombelicale. Il bambino potrebbe o meno piangere. Se non respira ancora, l’ostetrica lo aiuterà a farlo.
FASE TRE DEL TRAVAGLIO
L’utero continua a contrarsi anche dopo la nascita del bambino per espellere la placenta. Puoi favorire il processo di pressione e spingendo ancora. La placenta verrà esaminata per garantire che sia uscita del tutto. Subito dopo saranno effettuate eventuali suture se necessarie.