bambino che piange
Primi mesi

Calmare un bimbo che piange

Cercare di calmare un bambino che strilla e non può dirti cosa non va può portarti a fare cose assurde… come chiamare la suocera per un consiglio. Aspetta! Metti giù il telefono e leggi queste tecniche calmanti che magari non hai mai provato. Una di queste deve funzionare! Se non funziona, saluta la suocera da parte nostra! 🙂

Esci

Vai in giardino o sul balcone per un cambio di scenario, o infila il bambino nel passeggino e fate un giro intorno all’isolato. L’aria fresca e la nuova vista lo distrarranno, e una passeggiata potrebbe cullarlo e farlo addirittura addormentare.

Prova un massaggio

Un massaggio potrebbe essere perfetto per calmare il bambino selvaggio. Bastano solo dei movimenti delicati e un po’ di olio o lozione per bambini – niente fette di cetriolo, pietre calde o altri strumenti strani!

Dagli il ciuccio

Se sei sicura che la sua pancia sia piena di latte ma chiede ancora di succhiare, prendi il suo ciuccio preferito e prova a infilarglielo in bocca pian piano. A volte coi neonati ci vuole un po’ di paziente incitamento. O usa il mignolo in sostituzione, ma ricordati prima di lavarti bene le mani.

Balzella in giro

Cammina balzellando dolcemente da una gamba all’altra tenendo il bambino sulla spalla. O prendi una palla ginnica grande e siediti sopra col bambino in braccio, e fallo divertire. (Se il suo pianto non ti ha esasperato troppo, trattieni i muscoli dello stomaco così nel frattempo fai anche ginnastica!)

Salta in macchina

Sai che di solito tuo figlio preferisce addormentarsi mentre siete in giro? Approfittane, e metti il bambino in macchina se è nel mezzo di una crisi di pianto.

Festa da ballo

Metti un po’ di musica o la tua canzone preferita per quando sei di cattivo umore e balla col bambino in braccio. Il movimento e la musica lo distrarranno, ed è l’opportunità perfetta per allenarti a fare quei meravigliosi passi che hai visto in Ballando con le stelle. (hey! ma davvero guardi quella trasmissione? 🙂 )

Fai andare l’aspirapolvere

Nello sgabuzzino hai una macchina perfetta per il rumore. (E finalmente riuscirai a vedere il colore del tappeto sotto la polvere da quando sei a casa in maternità!)

Allontana il pianto

Al tuo piccolo piace starti vicino, specialmente quando piange. Per dare un po’ di tregua alle braccia e cambiare la posizione del bambino, mettilo nel marsupio. Mentre ti sposti per la casa, il ricordo del grembo materno lo aiuterà a rilassarsi.

Vai in topless

La marsupio terapia – non è solo per i marsupiali australiani o per i prematuri. Stare sdraiata col bambino sulla pancia nuda (o su quella del tuo compagno) per un contatto pelle contro pelle è un gran modo per entrare in contatto e calmare un bambino che piange.

Distrailo con una giostrina

Metti il piccolo nella culla e accendi quella sgargiante giostrina o fagli vedere i movimenti zen di una scultura mobile naturale. Non hai nessun coniglietto o furgoncino che gli penzola dalla testa? Nessun problema. Puoi trasformare il ventilatore in una giostrina o farne una usando delle foto di famiglia.

Avvolgilo bene

Fai come quelle fantastiche infermiere notturne (non ti mancano alle tre di notte?) e avvolgi il bambino. Se ti riesce difficile, compra una speciale coperta per avvolgerlo durante il tuo centesimo viaggio al negozio per bambini di questa settimana.

Risolvi i suoi problemi di “gas”

Se pensi che il gas e i disturbi allo stomaco siano i responsabili delle crisi di pianto, dagli dell’acqua apposita o delle gocce di Mylicon.

Fai un bagno

Essere un neonato è un lavoro difficile. Alla fine di una dura giornata, ripaga il tuo bambino nervoso facendogli un bagnetto rilassante. Anche se all’inizio protesta, verso la fine starà tubando anziché piangendo.

Mettilo giù e lascialo

Se tutti i suggerimenti falliscono, il bambino potrebbe essere semplicemente troppo stanco o sovra stimolato e aver bisogno di un po’ di tempo da solo. (Suona familiare?) Mettilo al sicuro nella sua culla (se è un po’ calda la apprezzerà ancora di più) e vai in un’altra stanza per un po’ di respiro.